Fino al 15 ottobre è possibile presentare la domanda per la regolarizzazione di lavoratori immigrati irregolari di tutti i settori lavorativi. La Cgil di Imola ha attivato uno sportello per fornire consulenza, verificare i requisiti e, per i lavoratori domestici (colf e badanti), compilare e inviare telematicamente la domanda.
«Dal 15 settembre, data di inizio della sanatoria, ad oggi – informa Nicola Ballarano dell’ufficio immigrati della Cgil di Imola – più di cento persone si sono già rivolte ai nostri uffici per chiedere informazioni e verificare i requisiti, che sono molto restrittivi e rendono estremamente difficoltoso far emergere rapporti di lavoro in nero. Finora solo in cinque casi abbiamo potuto inviare la domanda di regolarizzazione. Gli ostacoli alla presentazione della domanda sono principalmente due: l’elevato costo e la richiesta della prova di presenza in Italia al 31 dicembre 2011 rilasciata da “organismi pubblici”. Il datore di lavoro, infatti, deve pagare 1.000 euro a lavoratore, indipendentemente dall’esito della domanda, più almeno sei mesi di contributi. Per l’immigrato irregolare, inoltre, è davvero difficile dimostrare la sua presenza in Italia, dal momento che le pubbliche amministrazioni non possono produrre documentazione, salvo casi molto particolari, per stranieri irregolarmente presenti nel territorio».
Anche nell’ultimo incontro con il Governo, la Cgil nazionale ha sollecitato il Ministero ad ampliare il più possibile l’elenco dei soggetti che possono rientrare nella categoria “organismi pubblici”, non escludendo anche il ricorso a certificazioni emesse da enti privati, così da dare la possibilità di usufruire di questo provvedimento ad un numero maggiore di persone.
L’ufficio stranieri della Cgil di Imola, in via Emilia 44, è aperto per informazioni nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18.30 (tranne il mercoledì pomeriggio); il mercoledì mattina dalla 9 alle 12.