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1 settimana fa

Una piazza piena che chiede il cessate il fuoco subito. Non ignorate il grido di pace.
Fermate il massacro. #stopgenocidio
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#cessateilfuoco ... vedi di piùvedi di meno
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2 settimane fa

🌾Mimose, come da tradizione l'8️⃣ marzo, a Castel San Pietro e a Toscanella grazie alle compagne dello Spi Cgil! ... vedi di piùvedi di meno
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2 settimane fa

🟨8 MARZO / ATTIVO DELEGATE E DELEGATI CGIL IMOLA SULLE DISCRIMINAZIONI IN AMBITO LAVORATIVO
Un centinaio di delegate e delegati della Cgil di Imola ha partecipato questa mattina ad un Attivo per approfondire gli strumenti e le norme di contrasto alle discriminazioni, molestie e violenze in ambito lavorativo.

«Abbiamo voluto organizzare un’iniziativa utile alle delegate e ai delegati per dare loro le informazioni necessarie per poter agire nei luoghi di lavoro – ha spiegato nella sua introduzione Morena Visani della segreteria Cgil Imola, con delega alle Politiche di genere -. E’ necessario promuovere la contrattazione di genere, partendo dalla piattaforma Belle Ciao, promossa dalla Cgil per favorire la cultura paritaria nel mondo del lavoro, ma anche come strumento per abbattere discriminazioni e determinare migliori condizioni di lavoro e di vita per le donne. E’ necessario che la prevenzione e il contrasto a tutte le forme di violenza e molestie sui luoghi di lavoro rientrino a pieno titolo nella formazione obbligatoria su salute e sicurezza. Abbiamo il dovere morale di contribuire con le nostre forze e i nostri mezzi a sconfiggere la cultura patriarcale di cui è ancora fortemente permeato il nostro Paese. Come Cgil continueremo a dare il nostro contributo attraverso la contrattazione collettiva nei posti di lavoro e attraverso programmi formativi alle delegate e ai delegati e di sensibilizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici nei luoghi di lavoro».

L’avvocata Sara Passante dello Studio Legale Associato, giuslavorista specializzata in Diritto discriminatorio, ha focalizzato la sua relazione sul codice delle Pari Opportunità e sui Rapporti Biennali.
«Andiamo avanti senza fermarci, combattiamo ogni forma di discriminazione, molestia e violenza. Ancora oggi la percentuale delle donne che lavora o meglio che ha un lavoro extradomestico retribuito è decisamente inferiore a quella degli uomini. È dimostrato che le donne che rivestono cariche dirigenziali sono ancora molto poche ed è ancora diffusa la convinzione che debba essere la donna a rallentare il suo percorso lavorativo per esigenze di cura e questo anche, tra l'altro, in ragione del fenomeno del divario retributivo tra uomini e donne – ha sottolineato Passante -. La trasparenza delle condizioni contrattuali retributive è essenziale per una effettiva applicazione del principio di parità ed in tal senso, il testo novellato del Codice delle Pari Opportunità, a seguito della Legge 162 del 2021, prevede l'obbligo in capo alle aziende pubbliche e private, con oltre 50 dipendenti di redigere un rapporto sulla situazione del personale, che deve necessariamente indicare una serie di dati e informazioni sulla cui veridicità vigila l’Ispettorato del lavoro. Il Rapporto biennale, di cui all’art. 46 del Codice delle Pari Opportunità, contiene informazioni in parte disaggregate che dovrebbero consentire rispetto al passato un migliore monitoraggio e un'analisi più efficace della situazione del personale maschile e femminile, fotografando sostanzialmente resistente. Monitorare la situazione di ciascun azienda ponendo attenzione ai tassi di occupazione femminile, alle tipologie contrattuali, alle retribuzioni complessivamente erogate distinte per genere nei diversi livelli di inquadramento, alla tutela della genitorialità risulta fondamentale per favorire processi di evoluzione nella parità di genere e rimuovere gli ostacoli che non permettono alle donne di raggiungere posizioni lavorative apicali, così come la parità salariale, oltre che per azionare gli strumenti legislativi per contrastare le discriminazioni. La lettura dei dati riportati in rapporti biennali, insieme all’analisi anche delle dimissioni reti dalla lavoratrice non solo nel primo anno di vita del figlio della figlia, ma anche successivamente se collegata difficoltà di conciliazione o ad altri fenomeni, come le molestie, le vessazioni costituiscono fasi essenziali del monitoraggio della singola realtà imprenditoriale e quindi occorrerà fare tesoro dell’abbassamento della soglia dimensionale prevista dalla legge 162 del 2021 ai fini dell'obbligo della elaborazione e comunicazione del rapporto biennale, soglia che è passata dai 100 ai 50 dipendenti a seguito delle nuove disposizioni e quindi maggiormente aderente al tessuto produttivo del nostro paese. Tale rapporto deve essere trasmesso alle rappresentanze sindacali aziendali o agli organismi territoriali e può essere richiesto dai lavoratori che intendano promuovere cause a tutela della parità. Ritengo quindi che si tratti di uno strumento fondamentale per raggiungere questi obiettivi, fare azioni di monitoraggio, idonee anche a livello contrattuale perché conoscendo l'esistente si può andare a fare una politica di contrattazione integrativa che meglio e in maniera più egualitaria distribuisca le risorse».

Dopo gli interventi delle delegate e dei delegati, i lavori sono stati conclusi da Stefano Moni, segretario generale della Camera del lavoro di Imola.
«Purtroppo tutti i dati ci dicono che la lotta delle donne per la parità, contro discriminazioni e violenze dovrà continuare a lungo – ha sottolineato Moni – e con questo governo sarà ancora più difficile difendere diritti e fare passi avanti. Battaglie che noi uomini abbiamo il dovere di sostenere, innanzitutto minando la cultura patriarcale e agendo nei luoghi di lavoro e sul territorio, attraverso la formazione e la contrattazione, per migliorare condizioni sociali, economiche e occupazionali delle donne».
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2 settimane fa

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