Venerdì 26 aprile, presidio lavoratori Cnh davanti alla Regione

Dopo la manifestazione avvenuta sabato 20 aprile in centro a Imola, le lavoratrici e lavoratori della Cnh si sono dati appuntamento per la mattina di venerdì 26 aprile davanti alla Regione Emilia Romagna, in via Aldo Moro a Bologna. Un presidio per chiedere di che venga attivata urgentemente la cassa integrazione in deroga, scongiurando così il licenziamento di tutti i 52 dipendenti il 1° maggio…

Dopo la manifestazione avvenuta sabato 20 aprile in centro a Imola, le lavoratrici e lavoratori della Cnh si sono dati appuntamento per la mattina di venerdì 26 aprile davanti alla Regione Emilia Romagna, in via Aldo Moro a Bologna. Un presidio per chiedere di che venga attivata urgentemente la cassa integrazione in deroga, scongiurando così il licenziamento di tutti i 52 dipendenti il 1° maggio.

Nonostante i numerosi incontri svolti, ultimi quelli del 17 e 18 maggio, con la Regione per discutere delle prospettive dello stabilimento di Imola e del futuro occupazione dei 52 lavoratori, ancora oggi non ci sono risposte sulla possibilità di evitare i licenziamenti. «A partire dal 1° maggio Cnh licenzierà tutti i lavoratori se non sarà attivata la cassa integrazione in deroga – afferma Stefano Pedini, segretario generale della Fiom di Imola – come richiesto già da diversi mesi. Su questo la Regione, nel corso degli ultimi due incontri non ha dato alcuna risposta, come invece ci aspettavamo, visto che aveva più volte dichiarato che ulteriori ammortizzatori sociali erano possibili. La Fiom insieme ai lavoratori e alle lavoratrici continua a chiedere alla Regione e alla Cnh di attivarsi rapidamente per far ottenere ai 52 dipendenti rimasti il prolungamento della cassa entro il 30 aprile, tanto più che un imprenditore, come ci hanno comunicato Regione e Cnh, sarebbe interessato ad una porzione dello stabilimento di via Selice al fine di realizzarvi un progetto già finanziato dalla Regione e che potrebbe quindi rioccupare una parte dei lavoratori. Con i licenziamenti morirà definitivamente l’impegno del Ministero dello Sviluppo economico, d’intesa con Regione, Provincia e Comune, e la partecipazione di Cnh Fiat, sancito nel 2009 in sede ministeriale, di individuare diverse soluzioni industriali per il sito di Imola. La Fiom continua a ritenere che si debba scongiurare questo epilogo».