Sonia Bracone confermata alla guida della Fillea Cgil di Imola

Oggi, 4 ottobre, si è tenuto il X congresso della Fillea Cgil di Imola, che ha eletto 18 delegati e all’unanimità la segretaria generale della categoria, Sonia Bracone

Dopo aver consultato centinaia di iscritti, con assemblee nei luoghi di lavoro e sul territorio, entra nel vivo la stagione congressuale della Cgil di Imola.
Oggi la Fillea Cgil imolese ha dato il via ai congressi delle categorie, che si concluderanno il 25 e 26 ottobre con il IX congresso della Camera del Lavoro territoriale di Imola.

Il X congresso della Fillea Cgil di Imola, svoltosi questa mattina, ha eletto 18 delegati. Gli iscritti consultati negli ultimi mesi nelle assemblee si sono espressi all’unanimità a favore del documento congressuale “Il lavoro è” che vede prima firmataria Susanna Camusso.
Alla relazione introduttiva della segretaria generale della Fillea Cgil di Imola, Sonia Bracone, sono seguiti il dibattito, l’intervento di Mirella Collina, segretaria generale Cgil Imola, e le conclusioni di Maurizio Maurizzi, segretario generale Fillea Cgil Emilia Romagna.

Al termine del congresso è stato votata la nuova Assemblea generale composta da 12 delegati che ha rieletto all’unanimità Sonia Bracone, segretaria generale Fillea Cgil di Imola.

«Per la Fillea – ha esordito Bracone nella sua relazione – il percorso in questo ultimo decennio è stato difficile, sormontato da una crisi che anche sul territorio ha messo a dura prova la sopravvivenza di un intero settore, quello delle costruzioni, che più di altri ha pagato un prezzo alto in termini di ristrutturazioni, riorganizzazioni, chiusure aziendali e licenziamenti e di conseguenza anche la Fillea ne ha subito il contraccolpo. Abbiamo tuttavia reagito, anche grazie ad un nuovo gruppo di Rsu motivate, ottenendo il rinnovo dei contratti aziendali sui nuovi meccanismi del Premio di risultato (alla Ilpo, Wienerberger, Sangiorgi Legnami), che prendono a rifermento solo fattori legati alla crescita dell’azienda (formazione, risparmio energetico, sicurezza, qualità) e redistribuiscono ai lavoratori una parte economica con il meccanismo della detassazione, escludendo meccanismi legati al welfare aziendale, restituendo così quel valore aggiunto alla contrattazione che mette a disposizione del lavoratore l’intero salario per rispondere alle proprie necessità. Il nostro obiettivo è estendere a tutte le realtà produttive una contrattazione di qualità, ma dobbiamo anche concentrare le nostre forze in quelle realtà aziendali dove sono in atto le ristrutturazioni e visto che gli ammortizzatori sociali sono giunti al termini, siamo costretti ad intervenite a difesa dell’occupazione e delle professionalità, affinché si preservi quel patrimonio aziendale che ancora una volta rischia di disperdersi».