Sicurezza per tutti nelle Aziende sanitarie

Premesso che anni di politiche dell’odio verso i dipendenti pubblici, vedasi campagna sui fannulloni del ministro Brunetta, stanno dando gli effetti che una tale controcultura crea, è per questo che noi come Fp Cgil abbiamo costruito la nostra campagna per il rinnovo delle Rsu sullo slogan “Siamo valore pubblico”.

C’è assolutamente bisogno di ricostruire una cultura del valore del lavoro pubblico compreso quello di chi tutti i giorni sta nei reparti, nei sevizi, nelle sale operatorie, negli uffici e nei pronti soccorsi delle Aziende sanitarie della nostra regione. Persone che lavorano più ore di lavoro di un orologio in condizioni da frontiera.

Per questo abbiamo chiesto un incontro all’Azienda Usl di Imola per avanzare delle proposte sull’organizzazione dei servizi dell’Azienda, in relazione anche agli episodi di aggressione al personale sanitario accaduti di recente.

Lo facciamo perché riteniamo che la militarizzazione del Pronto Soccorso sia una risposta sbagliata ad un problema reale, fermo restando che la vigilanza nei Pronto Soccorso esiste da sempre ed è elemento da utilizzare per garantire più sicurezza.

Per prima cosa è indispensabile costruire un protocollo istituzionale di collaborazione tra Azienda USL, Polizia municipale, Polizia stradale e Carabinieri devono lavorare insieme in maniera strutturata e non estemporanea per la gestioni delle aggressioni al personale delle aziende sanitarie. Chiederemo anche, oltre alla costruzione di percorsi strutturati integrati, una formazione che permetta alle lavoratrici ed i lavoratori di queste quattro forze istituzionali di confrontarsi per strutturare progetti comuni e formarsi.

Successivamente va rivalutata l’attività distrettuale ed il ruolo del distretto, troppi, troppi codici bianchi vanno in Pronto Soccorso e creano un allungamento dei tempi di attesa che fisiologicamente snervano le persone. E’ ormai impensabile che con la medicina generale che chiude i battenti dal pomeriggio del venerdì fino alla mattina del lunedì non ci siano risposte primarie di base, perché così tutti si riversano in Pronto Soccorso a cercare risposte che non trovano da altre parti.

In ultimo, dal nostro punto di vista, vanno tolte le ambulanze a scavalco tra Pronto soccorso ed emergenza territoriale, sostituendo le presenze di questo equipaggio negli ambulatori del Pronto soccorso con delle presenze stabili che lavorino solo in Pronto soccorso. Succede oggi infatti che l’uscita dell’ambulanza determina un calo dell’organico del Pronto soccorso. E che le prestazioni che questo equipaggio ha in corso vengono poi delegate alle restanti equipe.

Infine vogliamo fare un appello alla politica perché si faccia portavoce a livello nazionale per togliere i vincoli del ministero dell’economia e della finanza che gravano sulle Aziende sanitarie.

L’obiettivo di riduzione della spesa, imposto per legge, per una quota pari alla percentuale dell’1,4% rispetto alla spesa del 2004, è un ostacolo al riconoscimento del diritto alla salute. Togliete quel vincolo o il diritto alla salute rimarrà un ricordo di cui parlare.

Marco Blanzieri

Funzione Pubblica CGIL Imola