Meno posti in cardiologia e soppressione di un’ambulanza: le proposte dell’Ausl non ci convincono

Non è giunta l’ora di fermarsi e aprire una fase di vero ascolto e condivisione su queste scelte, evitando di imporle dall’alto?…

La proposta definitiva dell’Ausl di Imola presentata pochi giorni fa alle organizzazioni sindacali che riduce i posti letto dell’area critica cardiologica non ci convince.

L’approccio, proprio per la complessità di quest’area dovrebbe essere graduale e non repentino così come si prevede: secondo le intenzioni dell’Amministrazione sanitaria imolese la nuova riorganizzazione dovrebbe partire lunedì prossimo, 28 novembre. Se non fosse stata per la presa di posizione della Cgil la nuova organizzazione sarebbe già partita il 1° novembre scorso, prima della definizione del progetto tecnico che porta la data del 7 novembre!

Nessuno si è mai opposto in modo pregiudiziale al progetto elaborato dalla Direzione: è stata solo chiesta una maggior chiarezza, che a tutt’oggi non c’è. Abbiamo portato al tavolo le perplessità di medici e infermieri, esplicitando chiare osservazioni a cui finora non sono state date risposte.

Il rischio denunciato di questa nuova organizzazione è che i pazienti critici cardiologici non trovino un posto letto adeguato al loro stato di gravità.

Per quanto riguarda la soppressione di un’ambulanza notturna non condividiamo l’utilizzo del volontariato CRI per sostituire l’ambulanza di Medicina. Il volontariato non può essere sostitutivo delle professionalità oggi garantite dal 118, ma solo integrativo.

Non siamo contrari alla necessità di riorganizzare il servizio sanitario per salvaguardarne la qualità dei servizi erogati, alla luce dei tagli governativi che abbiamo sempre denunciato. Ma la qualità di una riorganizzazione si misura anche dal grado di condivisione sia degli operatori sia della cittadinanza.

Questa condivisione oggi non c’è, e consideriamo sbagliato portare avanti riorganizzazioni che rischiano di alimentare insicurezza, tra gli operatori e tra la cittadinanza, per la tutela della salute. Non è giunta l’ora di fermarsi e aprire una fase di vero ascolto e condivisione su queste scelte, evitando di imporle dall’alto? Governare processi riorganizzativi così complessi, che toccano il diritto alla salute richiede tempo, trasparenza e condivisione. In caso contrario si alimentano solo conflitti.

 Elisabetta Marchetti – Segretaria generale Cgil Imola

Mirella Collina – Segretaria FP Cgil Imola

Dott. Giovanni Mascolo – FP Medici Cgil Imola

Imola, 22 novembre 201