Non autofficienza, adesso c’è la legge, ora servono risorve


Oggi è un giorno importante per il Sindacato pensionati perché finalmente, dopo anni di battaglie, il Parlamento ha approvato la legge sulla non autosufficienza. Adesso il nostro impegno si sposta sulla richiesta e sul monitoraggio degli stanziamenti necessari ad attuare i livelli di assistenza.

In questa giornata vogliamo ricordare la figura del segretario dello Spi Cgil Emilia Romagna, Bruno Pizzica, scomparso nel 2021 a causa del Covid, che tante energie ha speso sulla rivendicazione della legge sulla non autosufficienza.

Questo il commento di Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi: “Finalmente è stata approvata dal Parlamento la legge delega per la tutela della dignità e la promozione delle condizioni di vita, di cura e di assistenza delle persone anziane. La riforma, inserita nel 2021 tra gli obiettivi strategici del PNRR, è il frutto di una lunga mobilitazione dalle organizzazioni sindacali dei pensionati e confederali.
Ora il Governo ha dieci mesi per presentare i numerosi decreti legislativi per attuare la Riforma: si tratta di un percorso impegnativo, che deve coinvolgere anche le organizzazioni sindacali, per assicurare un sistema universale sulla non autosufficienza e per i diritti degli anziani, superando divari territoriali e investendo in servizi integrati, assunzioni di personale e presa in carico delle persone.
La legge presenta certamente elementi positivi e finalmente affronta in modo organico il tema del diritto alla salute, al benessere, alla cura, all’assistenza delle persone anziane.
Tuttavia presenta anche limiti e criticità, a partire dalle scarse risorse a disposizione per finanziare gli interventi previsti, i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali e i LEA sanitari in grande sofferenza per i tagli subiti. Per questo già con la prossima legge di bilancio il Governo deve prevedere un progressivo incremento dei finanziamenti per sociale e sanità, indispensabili per attuare la riforma, e creare un adeguato Fondo nazionale per la non autosufficienza pubblico di natura universale. La nostra mobilitazione e il nostro impegno dunque continueranno”.

Per Raffaele Atti, segretario generale Spi-Cgil Emilia-Romagna, “la legge è un risultato importante che rischia di essere vanificato dalla insufficienza di risorse dedicate sia nel sociale che nella sanità. La nostra iniziativa riparte adesso da un punto più avanzato”.