Lo Spi-Cgil pronto alle sfide nell’interesse generale

La delegazione dello Spi Cgil Imola al congresso nazionale SPI

Un migliaio di partecipanti tra delegati, invitati e ospiti, tra cui cinque componenti dello Spi Cgil di Imola, hanno preso parte al XXI Congresso del Sindacato Pensionati della Cgil che si è svolto dal 21 al 24 febbraio alla Fiera di Verona. “L’interesse generale” il titolo dell’evento, dove i pensionati e le pensionate della Cgil si sono interrogati su cosa debba essere il sindacato dopo la pandemia, durante una nuova guerra che sconvolge l’Europa, mentre l’Italia attraversa una crisi economica e sociale profonda e di fronte ad una delle più grandi trasformazioni in atto come quella dell’invecchiamento della popolazione.

Al crollo della partecipazione, la più grande organizzazione sociale d’Europa ha risposto costruendo un percorso congressuale fatto di decine di migliaia assemblee su tutto il territorio nazionale, anche nel circondario imolese.

Perché serve ricostruire una comunità, difendere lo Stato Sociale, analizzare la complessità di una società nuova e rappresentare vecchi e nuovi bisogni delle persone.

Nella sua relazione il segretario generale dello Spi, Ivan Pedretti, riconfermato con il 95% dei voti, ha rimarcato la necessità di una nuova rappresentanza di sinistra, la volontà di lavorare sindacalmente unitariamente per avere più forza rivendicativa, la disponibilità dello Spi alla governance della Cgil che resta un sindacato fermamente posizionato sui valori e ideali della sinistra e della Costituzione.

Cinque sono le azioni prioritarie:

  • costruire una grande iniziativa e azione di Pace;
  • proseguire nell’impegno sindacale unitario a sostegno dell’approvazione della legge sulla non autosufficienza;
  • rivendicare il rafforzamento del sistema sanitario pubblico e universale;
  • tutelare i redditi da pensione e ridurne il prelievo fiscale a sostegno della vita dei pensionati e pensionate;
  • promuovere una grande mobilitazione sui diritti costituzionali e contro l’autonomia differenziata delle regioni.

«Oltre 50 interventi di delegati, numerosissimi ospiti, tanti giovani che ci hanno portato il racconto vivido del loro impegno sociale, politico, artistico e culturale che ci hanno fatto riflettere e ci hanno chiesto di essere rappresentati dal sindacato – ha dichiarato Pedretti al termine del congresso -. Un dibattito denso di parole, di valori e di significati. Le conclusioni del Segretario generale della Cgil Maurizio Landini con cui continueremo a lavorare per il bene della Cgil, per farla crescere e per metterla nelle condizioni di rappresentare un mondo profondamente cambiato. Siamo una grande forza costruttiva e confederale fatta di tanti uomini e tante donne che credono ancora che la nostra società possa essere cambiata e che opera ogni giorno per farlo. I nostri valori, la nostra identità, le immense sfide che abbiamo davanti, la grande voglia di rendere sempre più grande il nostro sindacato. Ora avanti sulla strada che tutti insieme con passione, sudore e dedizione stiamo tracciando».