Comune di Imola: l’aumento dell’addizionale Irpef una stangata per lavoratori e pensionati

Cgil, Cisl e Uil: «Non basta la volontà di tutelare le fasce più deboli, occorrono interventi mirati e sostanziali sul lavoro e sui servizi alle persone»…

Un’altra mazzata per il mondo del lavoro. La scelta annunciata dal sindaco Manca di aumentare l’addizionale Irpef di 2,5 punti percentuali «si tradurrà in una vera e propria stangata per i lavoratori e i pensionati, ossia le fasce di popolazione già in difficoltà a causa di una crisi che da sei anni colpisce pesantemente anche il nostro territorio».

È duro il commento dei Segretari imolesi di Cgil, Cisl e Uil, Elisabetta Marchetti, Danilo Francesconi e Giorgio Giorgi, verso la decisione dell’amministrazione comunale. Una decisione che peserà prevalentemente sui lavoratori dipendenti e pensionati, fasce di lavoratori che, più di altre, stanno pagando il dissesto del Paese. «L’addizionale Irpef, se non prevede tassazioni diverse legate alle fasce di reddito, non è progressiva e di conseguenza colpirà maggiormente i redditi medi e bassi – proseguono i sindacati -. Non basta la volontà di tutelare le fasce più deboli, alle parole devono seguire scelte concrete e interventi sulle politiche attive del lavoro e sui servizi alle persone».

Grazie a questo aumento, a partire da gennaio 2014 tante famiglie si ritroveranno così con buste paga e pensioni più basse, con l’incognita di nuove tasse in arrivo. «Siamo ancora in attesa di sviluppi su “Imola lavoro”, il progetto annunciato a luglio dall’assessore Cantelli a Cgil, Cisl e Uil e riassunto dal Presidente del Circondario come impegno nell’ambito della consulta economica circondariale – chiosano i sindacati -. È necessario e urgente che il sindaco, come ha annunciato, apra rapidamente un confronto con le parti sociali costruttivo e trasparente sul bilancio 2014 per mettere in campo interventi equi e forme di restituzione».