Ipotesi Azienda sanitaria unica metropolitana, nessun confronto con le organizzazioni sindacali

In questi giorni abbiamo appreso dalla stampa che è tornato alla ribalta un argomento a noi molto caro e cioè la possibile costituzione di un’Azienda sanitaria unica metropolitana.

Abbiamo discusso a lungo di questo tema nel triennio 2017/18/19 arrivando alla conclusione, dopo un lavoro approfondito di esperti, che si era conclusa la fase dell’accorpamento/fusione delle aziende sanitarie. Si guardava piuttosto alla creazione di reti di collaborazione fra gli ospedali.

Oggi come allora troviamo quantomeno “spiacevole” che esponenti politici ed istituzionali di rilievo esprimano la loro opinione su progetti e futuri assetti in contesti non appropriati e senza nessun confronto con le organizzazioni sindacali.

Come Cgil Cisl Uil ci chiediamo a cosa serva la Conferenza Socio Sanitaria Metropolitana se all’interno della stessa non viene data nessuna informazione e, al contempo, un gruppo di lavoro non meglio definito molto probabilmente sta andando avanti senza discutere con la parte sindacale. In questi anni abbiamo toccato con mano che anche le più semplici problematiche non sono state risolte: un esempio concreto, la prenotabilità circolare delle prestazioni.

Ora se la CTSSM non viene considerata come il luogo deputato al confronto ed alla discussione di temi importanti, come il sociale e il sanitario del nostro territorio, allora non ha senso la sua esistenza, a meno che non apra un profilo social o organizzi qualche convegno in cui, come da prassi ormai consolidate, ci si possa confrontare.