730 precompilato? Facciamo chiarezza…

Nato come una bella idea per semplificare la vita del cittadino-contribuente, in questa prima fase il 730 precompilato, introdotto dal governo Renzi, rischia di rivelarsi invece una brutta complicazione. Ecco perché…

logo Caaf-page-001Nato come una bella idea per semplificare la vita del cittadino-contribuente, in questa prima fase il 730 precompilato, introdotto dal governo Renzi, rischia di rivelarsi invece una brutta complicazione. Secondo quanto comunicato, infatti, il 730 precompilato doveva arrivare a casa di tutti i contribuenti. In realtà, dal 15 aprile 2015, sarà disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate e, per vederlo, occorre accreditarsi on line, per telefono o recandosi in uno degli uffici dell’Agenzia per ottenere l’apposito codice PIN. Inoltre il modello 730 precompilato non sarà messo a disposizione di tutti i contribuenti, ma solo di chi ha presentato il 730 nel 2014 e ha una certificazione modello CU (quello che una volta era il CUD) rilasciata da un Sostituto d’Imposta nel 2015.

L’Agenzia delle Entrate non riporta tutti i dati che, come contribuente si ha interesse a dichiarare. Contiene solo i redditi comunicati dal datore di lavoro o dall’Ente Pensionistico, gli interessi passivi sui mutui, i premi pagati per le assicurazioni sulla vita, le polizze infortuni e i contributi previdenziali oltre ad alcuni dati provenienti dalla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente. Mancano tutti gli altri oneri deducibili e detraibili come, ad esempio: le spese mediche, le tasse scolastiche ed universitarie, le spese di ristrutturazione sostenute nel 2014, le erogazioni liberali, le spese funebri, le detrazioni per gli inquilini, le spese per attività sportiva dei ragazzi, le detrazioni per canoni di locazione degli studenti, le spese veterinarie, le rette per asili nido, ecc.

Per essere sicuri di non incorrere in sanzioni o problemi, sarà pertanto necessario possedere una connessione a internet, dotarsi di un PIN, conoscere la normativa fiscale per controllare l’esattezza dei dati inseriti dall’Agenzia delle Entrate e per inserire, senza incorrere in errori, quelli mancanti ma che è importante dichiarare per avere le detrazioni e le deduzioni a cui si ha diritto. Sia che si decida di confermare i dati già presenti nel 730 precompilato, sia che si voglia integrarli o modificarli, per l’Agenzia delle Entrate il contribuente ne è responsabile e dovrai farsi carico delle eventuali sanzioni.

Il 730 precompilato si può:

1) confermare, accettando la dichiarazione precompilata, ma si resta comunque responsabile non solo per gli eventuali redditi non indicati, ma anche per eventuali dati non corretti contenuti nel 730 precompilato con la sola eccezione delle spese deducibili e/o detraibili (interessi mutui, assicurazioni, ecc). Tuttavia anche per tali oneri l’Agenzia delle Entrate può procedere a controlli. Ad esempio: se il 730 precompilato riporta gli interessi sul mutuo per l’acquisto di una casa in cui non si abita più, e non si corregge l’importo indicato nel precompilato, si è passibili di sanzioni oltre che del recupero dell’imposta e degli interessi.

2) Modificare o integrare, diventando così responsabile anche per tutti i dati precompilati dall’Agenzia, nessuno escluso.

La mancata conferma della dichiarazione precompilata che mette a disposizione l’Agenzia delle Entrate sul suo sito, equivale infatti ad una dichiarazione non presentata. Se si devono imposte allo Stato, la dichiarazione è considerata omessa e oltre alle imposte saranno addebitate anche le relative sanzioni; se si è “a credito” nei confronti dello Stato non si verrà rimborsati.

Se invece ci si rivolge al Caaf-Cgil, delegandolo ad accedere alla dichiarazione precompilata, sarà il centro di assistenza fiscale a verificare la conformità dei dati riportati nella dichiarazione, ad assumersi tutte le responsabilità e a pagare al Fisco, in caso di errori, tutte le imposte, le sanzioni e gli interessi che sarebbero stati richiesti al contribuente. Fatto salvo, naturalmente, il caso in cui il contribuente abbia indotto il Caaf in errore tenendo una condotta dolosa o gravemente colposa.

Rivolgersi al Caaf-Cgil è quindi il modo migliore per mettersi al riparo da errori e omissioni e per godere di tutti i benefici, i vantaggi e le opportunità che la legge riconosce in termini di detrazioni o deduzioni.

Per informazioni: Caaf-Cgil Teorema Imola, tel. 800/610221