Rette servizi residenziali anziani, raggiunta una pre-intesa

A seguito della riapertura del confronto tra Nuovo Circondario Imolese e organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil, confederali e dei pensionati, di Imola è stata raggiunta una pre-intesa riguardante le rette delle strutture residenziali per anziani…

I sindacati: << Sostanziale retromarcia dei sindaci, ma non finisce qui >>

A seguito della riapertura del confronto tra Nuovo Circondario Imolese e organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil, confederali e dei pensionati, di Imola è stata raggiunta una pre-intesa riguardante le rette delle strutture residenziali per anziani. Il confronto era stato riaperto da parte del Circondario in seguito alla raccolta di oltre 5.000 firme promossa dalle stesse organizzazioni sindacali dopo la decisione unilaterale dei sindaci di aumentare le rette delle strutture protette del circondario portandole tutte a 49,50 euro a partire dal 1/1/2011. La pre-intesa sancisce un sostanziale ripensamento rispetto agli aumenti deliberati in particolare per le case di riposo su cui pesava in maniera maggiore questo incremento, ovvero quelle di Dozza e Castel San Pietro. Gli utenti delle due strutture in questione avranno la retta giornaliera pari a 46,80 euro dal 1/1/2011 (anziché 49,50) per arrivare gradualmente a 49,50 euro solo dal 1/1/2013, a conti  fatti, rispetto alla manovra applicata dal Circondario, si tratterà per il 2011 di un minor esborso pari a 985 euro annui per gli anziani ricoverati nelle due strutture. Per le altre case di riposo circondariali la retta giornaliera sarà di 49,50 euro ma si prevede la totale invarianza delle rette per gli anni 2011 e 2012, con impegno da parte dei sindaci a compensare con risorse proprie i mancati ricavi ipotizzati nella loro manovra tariffaria.

<< Si tratta di un’intesa preliminare – commentano i sindacati – che non esaurisce il confronto sul tema sociale e motivata dal contestuale avvio del confronto riguardante i bilanci preventivi 2011. L’intesa prevede infatti entro Maggio, in previsione dell’accreditamento e dei conseguenti contratti di servizio, una concertazione riguardante gli altri punti ancora scoperti che sono: il regolamento di accesso ai servizi, l’assistenza domiciliare, gli assegni di cura, la qualità dei servizi. Il tutto con l’obiettivo di garantire il massimo di equità. Siamo soddisfatti in quanto rispetto alla manovra tariffaria approvata e già in vigore si tratta di un ripensamento sostanziale per le due strutture maggiormente aggravate dagli aumenti inizialmente previsti in quanto avevano una retta di partenza molto più bassa delle altre >>.