Lettera aperta al mondo del lavoro imolese

A tre anni ormai dall’inizio della crisi finanziaria del 2008, costatiamo che gli effetti della stessa perdurano in maniera drammatica e pervicace sul territorio di Imola e dei comuni limitrofi…

A tre anni ormai dall’inizio della crisi finanziaria del 2008, costatiamo che gli effetti della stessa perdurano in maniera drammatica e pervicace sul territorio di Imola e dei comuni limitrofi. Gli anni 2009 e 2010 hanno fatto registrare un massiccio ricorso alla CIG, ordinaria e straordinaria, superando in entrambe le occasioni quota 2 milioni di ore di lavoro, con un incremento del 562,6% rispetto agli anni precedenti. Il 2011 è iniziato sotto gli inevitabili e generalizzati auspici di una ripresa occupazionale; tuttavia, le notizie riportate dalla stampa locale parlano ancora di contrazione di manodopera, ricorso agli ammortizzatori sociali per un numero rilevante di piccole, medie e grandi imprese, chiusure (Malaguti di Castel San Pietro Terme e CNH), tavoli di confronto programmati presso il Ministero dello Sviluppo Economico (CNH), mobilità, contratti di solidarietà (Coop.va Ceramica).

Sollecitiamo da parte delle imprese, degli enti locali, della società civile, il massimo impegno e senso di responsabilità nel trovare soluzioni che salvaguardino l’occupazione, la professionalità, i progetti di vita di tutti le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, i quali hanno diritto di conoscere il loro presente ed il loro futuro; il circondario imolese ha bisogno di incominciare a recuperare la dignità perduta.

In qualità di docenti e personale ATA della scuola pubblica, da tre anni oggetto del più vasto programma di espulsione di lavoratori dal pubblico impiego nell’Italia repubblicana, vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà a tutti i lavoratori delle aziende colpite dalla crisi nel nostro territorio.

A loro, alle loro famiglie, rivolgiamo i nostri auguri di buona Pasqua e auspichiamo che il futuro possa tornare presto a essere più sereno, per tutti.

Il Coordinamento Precari Flc Cgil di Imola