“Passi di libertà”, le battaglie delle donne per i diritti

Inaugurazione sabato 10 febbraio, aperta al pubblico fino al 20 febbraio, la mostra racconta attraverso fotografie, filmati, documenti, pubblicità, la strada fatta e quella ancora da fare per la piena cittadinanza delle donne italiane: dalla conquista del voto nel 1945 alle battaglie per i diritti civili e sociali paritari…

“Passi di libertà. Il cammino dei nostri primi 70 anni” è il titolo della mostra foto-documentaria, a cura di Elena Falciano (archivio e fototeca Spi-Cgil Reggio Emilia) e Caterina Liotti (Centro documentazione donna Modena), che sarà inaugurata sabato 10 febbraio, alle ore 12, presso gli spazi della BIM, biblioteca comunale di Imola, in via Emilia 80.

Interverranno Gabriella Dionigi dello Spi Emilia Romagna, Mirella Collina segretaria generale Cgil Imola e Elena Falciano curatrice della mostra.

Si tratta di una esposizione itinerante che è partita da Reggio Emilia per attraversare molti altri luoghi dell’Emilia Romagna. A Imola resterà aperta al pubblico, ad ingresso gratuito, dal 10 al 20 febbraio, in collaborazione con Spi-Cgil, Cgil Imola e Bim.

La mostra racconta attraverso fotografie, filmati, documenti, pubblicità, la strada fatta e quella ancora da fare per la piena cittadinanza delle donne italiane: dalla conquista del voto nel 1945 alle battaglie per i diritti civili e sociali paritari.

E’ frutto di un lungo e minuzioso lavoro di archivio, durato vari mesi con l’obiettivo di trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni, una storia politica delle donne poco conosciuta, ma determinante per comprendere i grandi cambiamenti sociali che hanno attraversato l’Italia Repubblicana. La partecipazione delle donne alla vita pubblica, nelle associazioni e movimenti femminili, nel sindacato, nelle istituzioni, quale motore delle riforme che hanno ampliato i diritti di tutti, dal divorzio alle unioni civili, dal sistema educativo 0-6 ai diritti sul lavoro di madri e padri, per un welfare universale e inclusivo.

Una esposizione che restituisce una storia collettiva sintesi di policrome memorie individuali fatte di lavoro quotidiano, dentro e fuori casa, di impegno politico nel sindacato, nei partiti e soprattutto nelle associazioni femminili. Faticosissime doppie e a volte triple appartenenze che sono state spesso la rete che ha reso efficaci le lotte e le possibili conquiste. Una eredità che questa mostra “rivela” e che è necessario trasmettere alle giovani generazioni.