Sciopero e presidio dei lavoratori di Arcese per il contratto

Dalle 4 della mattina fino alle 18 di lunedì 13 dicembre i lavoratori di Arcese Trasporti Spa (che occupa circa 140 persone) hanno organizzato un presidio davanti allo stabilimento di Castel San Pietro in concomitanza con lo sciopero per l’intera giornata indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti nazionale per protestare contro la decisione delle associazioni datoriali Anita (a cui aderisce Arcese), Conftrasporto, Fita-Cna, Confartigianato di non sottoscrivere l’accordo e abbandonare il tavolo per il rinnovo del contratto nazionale logistica, trasporto merci e spedizioni raggiunto dopo una lunga trattativa con le associazioni Confetra, Fedit, Fedespedi, Assologistica e Centrali cooperative.
“I rappresentanti delle associazioni datoriali dell’autotrasporto sono riuscite nell’intento di rompere il tavolo di trattativa per il rinnovo di un contratto scaduto ormai da 28 mesi – afferma Liviana Giannotti, segretaria della Filt imolese -. Il loro obiettivo è uscire dal contratto nazionale e deregolarizzare ancora di più questo settore, in cui concorrenza sleale, violazione delle norme stradali, incidenti, scarse retribuzioni sono all’ordine del giorno. Un obiettivo perseguito attraverso un’indecente proposta di rinnovo contrattuale del tutto inaccettabile, un aumento di 59 euro per 4 anni e 4 mesi in tre tranches. A questo si aggiunge una serie di richieste di norme vessatorie nei confronti dei lavoratori che li renderebbero meno tutelati”.
L’accordo sottoscritto dalle organizzazioni sindacali con Confetra, Fedit, Fedespedi, Assologistica e Centrali cooperative prevede invece un aumento tabellare complessivo di 122 euro, divisi in quattro tranches, di cui la prima di importo pari a 35 euro da erogare dal 1 gennaio 2011, 25 euro dal 1 settembre 2011, 30 euro dal 1 febbraio 2012 e 32 euro dal 31 dicembre 2012. A questo si aggiungono 12 euro complessivi di welfare contrattuale così ripartito: 10 euro destinati ad una polizza sanitaria integrativa, i cui benefici avranno decorrenza dal 1 gennaio 2012 e 2 euro destinati ad ente bilaterale da costituire a partire dalla stessa data, tali importi saranno accantonati dalle aziende a partire dal luglio 2011. Inoltre verrà riconosciuta una tantum di 150 euro che verrà erogata in due tranches di 75 euro nei mesi di gennaio e marzo 2011.
Se le organizzazioni sindacali non otterranno alcuna risposta alle loro richieste, lo sciopero dei lavoratori del settore si ripeterà venerdì 17 e lunedì 20 dicembre.

Imola, 13 dicembre 2010