Edilcarpentieri, presidio dei lavoratori contro il licenziamento collettivo

Una trentina di lavoratori della Edilcarpentieri si sono riuniti questa mattina in presidio davanti ai cancelli della sede di Casalfiumanese, in via Achille Grandi, per protestare contro l’ennesima condanna al licenziamento collettivo decisa dall’azienda che ha avviato la procedura di mobilità per 41 lavoratori dipendenti e soci lavoratori….

IMG_0623Una trentina di lavoratori della Edilcarpentieri si sono riuniti questa mattina in presidio davanti ai cancelli della sede di Casalfiumanese, in via Achille Grandi, per protestare contro l’ennesima condanna al licenziamento collettivo decisa dall’azienda che ha avviato la procedura di mobilità per 41 lavoratori dipendenti e soci lavoratori.

Durante il presidio la segretaria generale della Fillea-Cgil di Imola, Sonia Bracone, e alcuni lavoratori hanno incontrato i vertici dell’azienda, alla presenza del sindaco di Casalfiumanese, Roberto Poli. Le parti hanno concordato di istituire un tavolo di confronto per monitorare costantemente l’evolvere della situazione, in vista del pronunciamento delle banche rispetto al piano di risanamento del debito.

“Continueremo a lottare per salvaguardare i diritti e le tutele dei lavoratori di questa azienda – dichiara Bracone –, chiedendo il rispetto dell’accordo siglato l’8 gennaio che prevede l’utilizzo degli ammortizzatori sociali fino all’ultimo giorno possibile, e metteremo in campo tutti gli strumenti che abbiamo per contrastare la scelta dichiarata dalla Edilcarpenieri, che dimentica di avere una responsabilità sociale da esercitare nei confronti dei 41 dipendenti che invece intende licenziare. Non accettiamo di sottostare alle scelte unilaterali delle aziende, condizionate da piani di risanamento del debito contrattati esclusivamente da soggetti esterni alla realtà aziendali. Questo è il caso della Edilcarpentieri dove, dopo quasi mezzo secolo di attività, si rischia che l’organico sia falcidiato da 100 lavoratori ad una ventina”.