Walvoil, approvato il nuovo contratto integrativo aziendale

Dopo un confronto durato circa sei mesi, lunedì 20 dicembre è stata approvata l’ipotesi di accordo per il nuovo contratto integrativo dell’azienda Walvoil W5H (B.U. Hydrocontrol), che è stato illustrato alle lavoratrici e ai lavoratori in tre assemblee, di cui una lavoratrice che ha tradotto in lingua LIS (Lingua italiana dei segni) per permettere anche ai dipendenti sordomuti di interagire con i delegati e le delegate sindacali e conoscere i contenuti dell’accordo e votarlo…

Dopo un confronto durato circa sei mesi, lunedì 20 dicembre è stata approvata l’ipotesi di accordo per il nuovo contratto integrativo riguardante l’azienda Walvoil W5H (B.U. Hydrocontrol), che è stato illustrato alle lavoratrici e ai lavoratori in tre assemblee, in una delle quali una lavoratrice ha tradotto in lingua LIS (Lingua italiana dei segni) per permettere anche ai dipendenti sordomuti di interagire con i delegati e le delegate sindacali, conoscere i contenuti dell’accordo e votarlo.

La Walvoil progetta, assembla e distribuisce componenti e distributori oleodinamici e occupa circa 300 dipendenti nello stabilimento di Castel San Pietro Terme.

È un accordo importante che conferma tutta la contrattazione storica della Hydrocontrol, rafforza le relazioni sindacali e i diritti di informazione e consultazione della RSU, prevedendo inoltre incontri di verifica periodica su temi importanti, quali la formazione continua e salute e sicurezza.

Irrobustito il capitolo dei diritti individuali, con particolare attenzione ai meccanismi di conciliazione tra tempo libero e tempo di lavoro attraverso un meccanismo di flessibilità dell’orario di ingresso e di uscita, un incremento dei permessi per le visite specialistiche e al sostegno della genitorialità con una integrazione economica per i congedi parentali, per i quali viene anche confermato il diritto per tutti i dipendenti ad usufruire di un ulteriore mese.

Rispetto alla parte economica è stato istituito un Premio di Risultato che prevede un aumento dei valori massimi da erogare che potrebbero arrivare a 8200 € (2050 euro l’anno), sul quadriennio 2022-2025.

Si introducono e si consolidano 56 € mensili a regime sotto la voce superminimo collettivo, oltre al riconoscimento una tantum di 130 € per il 2021.

Di estrema importanza saranno le politiche di ricambio generazionale e il proseguo dei percorsi di stabilizzazione del personale con contratti diversi presenti in azienda, tramite incontri dedicati.

“Si tratta di un accordo importante che mette al centro l’ascolto delle lavoratrici e dei lavoratori – commentano le RSU- non sono mancati momenti di difficoltà nella trattativa, ma l’unità dei lavoratori dimostrata nelle assemblee ci ha permesso di ricevere mandati precisi sui punti da trattare e su come proseguire il confronto.

“Esprimiamo una grande soddisfazione per come è stata condotta la trattativa, portata avanti nel rispetto delle parti, dei ruoli e soprattutto conclusa senza scambi. Determinante per gli obiettivi raggiunti è stata la grande partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori – commentano Fiom, Fim e Uilm del territorio di Imola – oltre all’ottimo lavoro svolto dalla RSU durante l’intera trattativa”.

Fiom CGIL Imola – Marco Valentini

Uilm territorio imolese – Giuseppe Rago

Fim CISL AMB – Marzia Montebugnoli