Sciopero il 27 marzo dei dipendenti delle strutture residenziali per la terza età (Anaste)

In Emilia Romagna le strutture aderenti ad Anaste sono oltre 40 ed occupano oltre 1.500 lavoratori, che lunedì 27 incroceranno le braccia…

Il prossimo 27 marzo FP Cgil, Fisascat Cisl, UilFPL – Uiltucs hanno proclamato a livello nazionale una giornata di sciopero dei dipendenti delle strutture residenziali per la terza età che applicano il contratto Anaste.

Il CCNL è infatti scaduto il 31/12/2009 e vede la totale indisponibilità di Anaste a discutere delle richieste contenute nella piattaforma presentata dai sindacati.

Di contro, Anaste vorrebbe: aumentare l’orario di lavoro settimanale da 38 a 40 ore; l’azzeramento dei permessi retribuiti; non pagare i primi 3 giorni di malattia e riconoscere, dopo oltre 7 anni di mancato rinnovo del contratto, un aumento medio lordo pari a soli 19 euro mensili.

In una parola, siamo di fronte alla proposta di un contratto autofinanziato dagli stessi lavoratori.

In Emilia Romagna le strutture aderenti ad Anaste sono oltre 40 ed occupano oltre 1.500 lavoratori, che lunedì 27 incroceranno le braccia.

Si tratta di strutture importanti, in grado di fornire alla propria utenza un ottimo servizio, grazie alla professionalità, all’impegno, alla dedizione delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente vi operano. Lavoratrici e lavoratori impegnati in turnazioni h24, abituati a lavorare nei giorni festivi, che faticano ad arrivare all’età della pensione in condizioni fisiche accettabili.

La gran parte delle strutture Anaste è inoltre accreditata. Il che significa avere importanti risorse pubbliche e garanzie di strutture sempre piene. Per l’intera durata dell’accreditamento, per rendere l’idea, si tratta di una cifra stimabile attorno ai 130 milioni di euro.

Per tutte queste motivazioni i sindacati ritengono che l’atteggiamento di Anaste sia in contrasto con lo spirito e con gli obiettivi dell’accreditamento socio-sanitario, tanto da poter mettere in discussione l’accesso alle risorse pubbliche.

Proprio per questi motivi, in questi giorni sono partite richieste di incontro sia alla Regione, che stanzia risorse nell’ambito del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, che ai Comuni, che materialmente accreditano le strutture ed erogano le risorse, proprio per affrontare con le Istituzioni pubbliche la gravità della situazione e chiedere loro un impegno concreto.

Pur garantendo tutti i servizi necessari al rispetto delle persone ospiti delle strutture, lunedì 27 i lavoratori sciopereranno e dalle ore 10 alle ore 12 si ritroveranno in presidio sotto la sede Anaste regionale in Strada Maggiore 23 Bologna, per ribadire il diritto ad un contratto dignitoso

Volantino sciopero