
Il 30 maggio 𝗙𝗟𝗖 𝗖𝗚𝗜𝗟, 𝗖𝗜𝗦𝗟 𝗦𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮, 𝗨𝗜𝗟 𝗦𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮, 𝗦𝗡𝗔𝗟𝗦 𝗖𝗼𝗻𝗳𝘀𝗮𝗹 𝗲 𝗚𝗜𝗟𝗗𝗔 𝗨𝗻𝗮𝗺𝘀 hanno proclamato lo 𝘀𝗰𝗶𝗼𝗽𝗲𝗿𝗼 della scuola chiamando la categoria alla mobilitazione contro l’invasione di campo operata dal Governo in materie come salario e carriera, che sono di esclusiva competenza della contrattazione.
Il decreto legge 36 è stato elaborato infatti fuori da ogni sede di confronto, è divisivo della categoria e come tale del tutto inaccettabile.
Nel giorno dello sciopero si terrà una 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗔𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼𝗹𝗶 𝗮 𝗥𝗼𝗺𝗮.
Questa la piattaforma rivendicativa alla base dello sciopero:
stralcio dal decreto di tutte le materie di natura contrattuale
avvio immediato della trattativa per il rinnovo del Contratto, scaduto da tre anni, essendo ormai iniziato un nuovo triennio contrattuale
implementazione delle risorse per la revisione e l’adeguamento dei profili Ata
implementazione delle risorse per consentire l’equiparazione retributiva del personale della scuola agli altri dipendenti statali di pari qualifica e titolo di studio e il progressivo avvicinamento alla retribuzione dei colleghi europei
eliminazione degli eccessi di burocrazia nel lavoro dei docenti
restituzione della formazione di tutto il personale della scuola alla sfera di competenza dell’autonomia scolastica e del collegio docenti
revisione degli attuali parametri di attribuzione degli organici alle scuole per il personale docente, educativo e ATA
attuazione degli impegni sulla riduzione del numero di alunni per classe
contenimento della dimensione delle istituzioni scolastiche entro il limite di novecento alunni per scuola
modalità specifiche di reclutamento e di stabilizzazione sui posti storicamente consolidati in organico di fatto che superino il precariato esistente, a partire dai precari con tre anni di servizio
modalità semplificate, per chi vanta una consistente esperienza di lavoro, per l’accesso al ruolo e ai percorsi di abilitazione
previsione di un organico straordinario di personale della scuola, per gestire le emergenze legate al perdurare della pandemia e all’accoglienza degli alunni provenienti dalle zone di guerra per l’anno scolastico 2022/23
reintegrazione dell’utilità del 2013 ai fini della maturazione degli scatti di anzianità
garanzia della presenza di un Assistente Tecnico in ogni scuola del primo ciclo
disciplina in sede di rinnovo del CCNL dei criteri per la mobilità con eliminazione di vincoli imposi per legge
incremento dell’organico dei Collaboratori scolastici di 2.288 unita secondo l’impegno ministeriale
indizione del concorso riservato per gli Assistenti Amministrativi Facenti funzione di DSGA con tre anni di servizio nella funzione anche se sprovvisti di titolo di studio specifico (nel nuovo a.s.2022/23 il 30% dei posti sarà vacante)
emanazione del bando di concorso ordinario per DSGA
semplificazione delle procedure amministrative per liberare le segreterie dai compiti impropri (pensioni, ricostruzione di carriera, graduatorie di istituto) re-internalizzando quelli di competenza dell’Amministrazione scolastica
revisione del regolamento sulle supplenze ATA
ricognizione sullo stato di attuazione delle posizioni economiche.