Rottamazione cartelle di Equitalia, cosa c’è da sapere

Il decreto fiscale 193/2016 permette ai contribuenti di cancellare le sanzioni, gli interessi e l’aggio di Equitalia (l’aggio è il compenso per la riscossione) e di pagare solo le imposte o i contributi contenuti nelle cartelle notificate dall’anno 2000 all’anno 2016…

FOTO DI REPERTORIOFoto LaPressecronacaLa scure di Equitalia su Luca LaurentiNella Foto La sede di EquitaliaIl decreto fiscale 193/2016 ha previsto la possibilità di rottamare le cartelle emesse da Equitalia.

Questa agevolazione permette ai contribuenti di cancellare le sanzioni, gli interessi e l’aggio di Equitalia (l’aggio è il compenso per la riscossione) e di pagare solo le imposte o i contributi contenuti nelle cartelle notificate dall’anno 2000 all’anno 2016.

Il pagamento delle somme residue dovrà però avvenire nel mese di luglio 2017 (se avverrà in unica soluzione); in alternativà sarà possibile rateizzare (max 5 rate), ma l’ultima rata scadrà a settembre il 2018. Sono rottamabili tutte le cartelle che contengono violazioni tributarie e contributi a casse previdenziali.

Il debitore, per aderire, dovrà compilare un modulo pubblicato nel sito di Equitalia entro il 31 marzo 2017. Sarà poi Equitalia, che entro il 31 maggio 2017 confermerà gli importi oggetto di agevolazione e invierà i modelli per il pagamento.

La consulenza, a chi fosse interessato alla rottamazione, verrà fatta sia da Federconsumatori che da Teorema Imola, il Caaf della Cgil.

Per informazioni: tel. 0542/605630