Osservatorio sull’economia e il lavoro nel circondario imolese

A cura di Ires Emilia Romagna

SINTESI

DEMOGRAFIA
Nel Circondario Imolese si registra nel 2022 una riduzione della popolazione residente dello 0,2% rispetto al 2021. Il peso della popolazione residente del Circondario sul totale dei residenti della Città Metropolitana di Bologna è rimasto sostanzialmente stabile dal 2008.
L’incidenza della popolazione residente dei singoli comuni sul totale della popolazione del Circondario Imolese si è mantenuta costante nel tempo. I residenti sono concentrati soprattutto nei comuni di Imola (52,5%), Castel San Pietro Terme (15,7%) e Medicina (12,6%). Al 1° gennaio 2022, i comuni caratterizzati da una crescita della popolazione residente sono stati Castel del Rio, Medicina, Borgo Tossignano e Castel Guelfo di Bologna, mentre in tutti gli altri comuni, compresa Imola, i residenti sono diminuiti.
La variazione negativa della popolazione dell’ultimo anno è determinata da un saldo naturale negativo e da un saldo migratorio totale positivo, ma non sufficientemente ampio da riuscire a invertire l’andamento della variazione: il saldo naturale, pur essendo negativo in continuità con quanto osservato negli ultimi dieci anni, mostra un’intensità più marcata per l’eccesso di mortalità registrato nel 2020 e 2021 a causa della pandemia da Covid-19. Il saldo migratorio, pur essendo positivo, mostra un’ampiezza meno accentuata negli ultimi anni, anche a causa delle limitazioni imposte nel corso della pandemia agli spostamenti sulla mobilità interna nazionale ed estera.
La composizione della popolazione per età del Circondario Imolese, così come a livello metropolitano e regionale, restituisce un quadro caratterizzato da uno squilibrio generazionale, dove prevalgono le fasce più anziane. Nel 2022 i residenti con un’età compresa tra gli zero e i 14 anni rappresentano il 12,8% del totale della popolazione residente nel Circondario, quelli della fascia 15-64 anni il 62,5% e per gli over65 anni l’incidenza risulta del 24,8%. La contrazione più significativa si registra nella fascia centrale dei 30-44 anni, che in un solo anno è diminuita di 449 unità.
Le famiglie unipersonali, che rappresentano il 30,8%, sono distribuite in modo eterogeneo tra le diverse classi di età, con un’importante concentrazione nella fascia over65, e in particolare nella fascia dei grandi anziani over75, che da sola rappresenta quasi il 28% dei nuclei unipersonali del Circondario.
La riduzione della popolazione del 2022 ha interessato sia la componente italiana che quella straniera a differenza degli anni precedenti; si registra una perdita, seppur contenuta, dello 0,4% della popolazione straniera, rispetto al 2021. L’incidenza dei residenti stranieri nel territorio imolese sul totale della popolazione residente è pari al 10,3%. Quasi il 60% dei cittadini stranieri residenti nel Circondario proviene da Paesi europei, le nazionalità più presenti sono quella rumena, marocchina e albanese.


ECONOMIA

Per il Circondario Imolese si prevede nel 2022 una crescita del valore aggiunto del 3,3% rispetto al 2021, recuperando completamente quanto perso a causa della pandemia. Il crollo del valore aggiunto nel 2020 era stato del 9,2%, a cui era seguito un importante incremento, pari al 7,8% nel 2021 (Rapporto Unioncamere, 2022).
Nel 2021 le imprese attive nel Circondario Imolese ammontano a 10.589 e hanno seguito una tendenza calante tra il 2008 e il 2020, in linea con quanto avvenuto a livello più generale nell’area metropolitana bolognese. Tuttavia, la perdita di imprese attive nel Circondario è stata più celere, come dimostra la contrazione del peso percentuale delle imprese del territorio sul tessuto imprenditoriale dell’area metropolitana, che si è ridotto gradatamente.

Nel 2021 per la prima volta, dopo molti anni di contrazione, si è assistito ad un recupero anche se lieve (+0,1%) delle imprese attive, in linea con quanto avvenuto nell’area metropolitana e in tutta l’Emilia-Romagna. A livello dei singoli comuni l’aumento della numerosità d’impresa del 2021 ha riguardato solamente Imola, Castel San Pietro Terme e Castel del Rio.
Dal 2008 al 2021 si osserva una costante contrazione del numero di imprese attive sul territorio imolese, con la perdita complessiva di 1.176 unità, circa il 10% del patrimonio imprenditoriale pre-crisi, la riduzione del numero di imprese ha caratterizzato tutti i comuni del Circondario, con intensità differenti.
Quasi un quinto del totale delle imprese opera nel commercio, il 18,5% nel settore primario, il 17,2% nell’edilizia e l’11% nelle attività manifatturiere. La crescita della numerosità d’impresa nel corso del 2021 non è generalizzata, ma ha riguardato principalmente le costruzioni; nell’ambito delle attività manifatturiere l’incremento è stato più contenuto, mentre il settore dei servizi registra nel complesso una riduzione. Tra il 2013 e il 2021 la flessione di attività d’impresa si è concentrata principalmente nel settore primario e nelle attività manifatturiere.
Le imprese artigiane del Circondario Imolese rappresentano un terzo del totale delle imprese attive, ma in alcuni settori l’incidenza delle attività artigianali supera abbondantemente tale quota (trasporto e magazzinaggio, le altre attività di servizi, le costruzioni). Nell’intero periodo 2008-2021 diminuiscono dell’11,8%, contrazione più significativa rispetto alle imprese non artigiane.

OCCUPAZIONE
Gli addetti del Circondario Imolese hanno registrato un incremento tra il 2015 e il 2019. La crescita è avvenuta in modo costante fino al 2018, per poi rallentare nel 2019 quando l’aumento è risultato più contenuto. Nel 2020 si registra una contrazione del 1,6%, che ha determinato un calo di 739 addetti rispetto all’anno precedente. La contrazione del numero di addetti del 2020 ha riguardato quasi la totalità dei comuni dell’area ad eccezione di Castel Guelfo di Bologna, Mordano e Castel San Pietro Terme.
Nel 2021 nel Circondario il numero di avviamenti risulta in consistente aumento, dopo la forte riduzione registrata nel 2020, tuttavia risultano ancora inferiori rispetto al livello del 2019. L’aumento delle attivazioni è imputabile principalmente alla crescita dei contratti di lavoro in somministrazione e delle posizioni a tempo determinato, ed in misura più contenuta ai contratti a tempo indeterminato e di apprendistato.
I contratti di lavoro sono aumentati in tutti i settori nel 2021, ad eccezione di quello agricolo, crescono soprattutto quelli per le altre attività dei servizi, per l’industria in senso stretto, per il commercio, alberghi e ristoranti.
In base ai dati delle ultime dichiarazioni Irpef, relative all’anno d’imposta 2020, il Circondario Imolese presenta un reddito imponibile medio annuo di 22.568 euro. Si evidenzia una riduzione dello 0,1% rispetto al reddito medio del 2019, tale variazione è il risultato sia di un calo delle dichiarazioni complessive (-1,8%) che di una diminuzione del reddito imponibile complessivo (-2%).