Lettera aperta di CGIL CISL UIL alla Conferenza territoriale socio sanitaria
metropolitana


Apprendiamo dagli organi di informazione di progetti di riordino, unificazioni di aziende ospedaliere, gruppi di lavoro non meglio chiariti che lavorano al futuro della nostra sanità, con quale mandato e con quale titolarità non ci è dato di sapere.

Non lo diciamo per un gioco di ruolo, lo diciamo perché la vera posta in gioco è il servizio sanitario pubblico fatto di professionisti che vi lavorano e di cittadini che hanno la prerogativa del Diritto alla Salute.

La CTSSM per noi è il luogo primario di indirizzo sul governo e sulla programmazione tra i vari soggetti erogatori delle prestazioni e dei servizi. Lo abbiamo detto da tempo e lo abbiamo ripetuto in tutte le occasioni in cui ci siamo trovati costretti a richiamare le mancate informazioni in merito a riorganizzazioni della rete dei servizi sociali e sanitari.
E’ giunto per noi il momento di rappresentare e ricordare agli “addetti ai lavori” e non solo ad essi che sono attivi tavoli tra le organizzazioni sindacali confederali e di categoria con le
istituzioni, ove informare, discutere e contrattare.

Se parliamo di sanità e sociale il luogo è la CTSSM dove peraltro, da tempo non sospetto, è in gestazione un protocollo di relazioni sindacali il cui testo ci doveva essere presentato la prossima settimana, aggiornando il testo precedente del 2014, salvo farci pervenire in queste ore disdetta dell’incontro a data da destinarsi.
Purtroppo, dobbiamo constatare che nonostante questi ripetuti richiami ad una correttezza dei rapporti tra le parti e pur avendo –per l’appunto- un tema come la presentazione e possibile
stesura di un protocollo di relazioni sindacali, l’atteggiamento della Conferenza sia tutt’altro che coerente.

La sottoscrizione di accordi in alcuni singoli importanti Comuni e soprattutto il protocollo di relazioni sindacali del 16 novembre 2022 con la Città Metropolitana metteva in evidenza il ruolo di
governance della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana.

Occorre rinnovare l’azione condivisa su:
 il rilancio del sistema di welfare territoriale in una visione universalistica;
 la riorganizzazione della rete ospedaliera pubblica con l’implementazione della sanità territoriale ed il potenziamento dell’integrazione socio-sanitaria;
 lo sviluppo di servizi pubblici in grado di creare contesti comunitari e di socializzazione;

Quanto dichiarato a mezzo stampa o social da più voci (autorevoli attori istituzionali del territorio metropolitano, ancorché non tutti ricompresi nella CTSSM) determinerebbe il più grande riassetto del sistema sanitario e sociale conosciuto da decenni sul territorio. Decisioni queste, mai comunicate e discusse con le parti sociali nei luoghi deputati.
In tutta franchezza riteniamo che questo meriti uno spazio di conoscenza, confronto e discussione più strutturato, pubblico e trasparente.
Per queste ragioni vogliamo chiarezza.

Crediamo che le istituzioni presenti in CTSSM debbano mantenere le relazioni e il confronto con le Organizzazioni Sindacali e ci aspettiamo che questa scelta venga chiarita ed esplicitata già nel prossimo incontro e poi praticata nei fatti.

Chiediamo un cambio di passo, reso esplicito dai contenuti raggiunti attraverso la negoziazione tra le parti. Per questo risultato siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni rivendicative necessarie.

Pensiamo che tanto ci sia da fare per confermare e potenziare il ruolo pubblico quale architrave per la garanzia del diritto alla salute, confermando la sua centralità nelle funzioni di
regolazione, programmazione, controllo e anche gestione.
Tanto da fare a favore di chi vi lavora, implementando le dotazioni organiche, tanto da fare per la cittadinanza a partire dalla medicina territoriale e dall’abbattimento delle liste di attesa, dal completamento della rete delle Case di Comunità, la costituzione dei PUA, l’individuazione dei posti letto OSCO, per citarne solo alcune.
Noi siamo pronti, come sempre, a far la nostra parte e voi?


CGIL Bologna e Imola
CISL Area Metropolitana di Bologna
UIL Bologna e Emilia Romagna