“Io riattivo il lavoro”, firma anche tu: le aziende confiscate alla mafia sono un bene di tutti

E’ iniziata la raccolta di firme della campagna nazionale “Io riattivo il lavoro”, lanciata a sostegno di un progetto di legge di iniziativa popolare che intende restituire alla collettività i beni e le aziende sottratti alla mafia…

E’ iniziata la raccolta di firme della campagna nazionale “Io riattivo il lavoro”, lanciata a sostegno di un progetto di legge di iniziativa popolare che intende restituire alla collettività i beni e le aziende sottratti alla mafia.

Il Comitato promotore a livello regionale è composto da Cgil, Arci, Libera, Associazione Pio La Torre, Avviso Pubblico, SoS Impresa, Legacoop e Acli e gode dell’appoggio della Regione Emilia-Romagna.

Il progetto di legge è un testo di dieci articoli che puntano su azioni di trasparenza, formazione, concertazione con le parti sociali, accordi con la pubblica amministrazione per favorire l’emersione alla legalità del lavoro e delle aziende.

Tra gli strumenti concreti proposti ci sono la creazione di un fondo nazionale di rotazione, finanziato con una parte delle risorse confiscate alla criminalità, per garantire l’accesso al credito bancario e pagare gli stipendi; agevolazioni per la regolarizzazione, la messa in sicurezza dell’azienda e per chi le commissioni lavori o forniture; l’estensione del concordato anticrisi per scongiurare il fallimento e l’accesso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori.

Per promuovere l’uso sociale delle imprese, il progetto di legge mira a incentivare la costituzione di cooperative di lavoratori disposti a rilevare l’azienda, affiancandoli con percorsi di formazione e aggiornamento. Previsti anche la costituzione di una banca dati nazionale delle aziende sequestrate e confiscate, per tutelarne la posizione di mercato; l’istituzione presso l’Agenzia Nazionale di un ufficio dedicato alle attività produttive e alle relazioni sindacali; la creazione di tavoli provinciali.

L’Emilia Romagna è terza, tra le tredici regioni a nord del Lazio, per numero di beni immobili confiscati alla mafia e solo seconda per numero di imprese sotto confisca: dal ’92 al 2012 sono stati confiscati in territorio regionale 70 immobili e 25 aziende.

E’ possibile firmare presso la Camera del lavoro di Imola (via Emilia 44) e presso gli Urp e le Segreterie dei municipi dei Comuni.

Per informazioni: tel. 0542/605611