Ex Cogne, i dipendenti scendono in strada

Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil chiedono risposte concrete sulle prosepttive dell’azienda ed è per questo che oggi 23 gennaio si è svolta una manifestazione dei lavoratori Cognetex che, per alcuni minuti, in segno di protesta, hanno bloccato il traffico sulla via Selice….

Copy of 20140123_110803«Siamo stanchi di silenzi assordanti. Vogliamo risposte concrete». Questo l’allarme lanciato oggi da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil durante la manifestazione dei lavoratori Cognetex che oggi 23 gennaio, per alcuni minuti, in segno di protesta, hanno bloccato il traffico sulla via Selice.

A metà dicembre il commissario giudiziale ha chiesto una valutazione del piano concordatario al tribunale di Novara. Tribunale che, ad oggi, non si è ancora pronunciato. Sono arrivate solo comunicazioni informali (non ufficiali) sull’andamento della pratica. Alla scadenza della proposta di acquisto non si sa ancora se la stessa è giudicata sufficiente a tutelare i creditori del gruppo e quindi se il concordato sarà approvato. Non si conoscono le intenzioni di tutte le parti in causa. Ufficiosamente si può pensare che la cordata sia ancora propensa all’acquisto. Ufficialmente però mancano le conferme: i sindacati aspettano la valutazione di Sant’Andrea Novara, vogliamo sapere se è tuttora intenzionata alla vendita.

«Quando il 26 agosto scorso la Sant’Andrea Novara ci presentò ufficialmente la cordata, sembrava che il calvario dei lavoratori Cogne fosse destinato a terminare a breve, seppure con qualche limitazione – proseguono i sindacati -. È scandaloso che oggi non si sia ancora visto il concretizzarsi delle promesse fatte e, anzi, siano arrivate solo risposte vaghe alle nostre domande, senza neppure l’ufficialità delle stesse».

Il timore di Fim, Fiom e Uilm è il delinearsi all’orizzonte di una definitiva chiusura dell’azienda e che i lavoratori entrino nell’inferno, già affrontato da tanti altri imolesi, della ricerca di un nuovo lavoro che non c’è. «La Cogne è stata la palestra dell’industria imolese, da lì sono uscite tantissime realtà industriali del nostro territorio. Corriamo il concreto pericolo di vedere l’ennesima distruzione del tessuto industriale imolese. I tempi sono scaduti e questo silenzio assordante porta solo insicurezza e preoccupazione tra i lavoratori. Chiediamo pertanto, con la massima urgenza, di potere incontrare quanti sono interessati alla vicenda: i rappresentanti della cordata, il sindaco Manca – che ha sempre tenuto contatti istituzionali con la Sant’Andrea Novara – e la Sant’Andrea Novara stessa».

Breve cronistoria

4 aprile 2013: è depositato il concordato in continuità;

9 agosto 2013: Sant’Andrea Novara apre la procedura art. 47 per affitto di ramo d’azienda e per dare così continuità al sito di Imola;

26 agosto 2013: le organizzazioni sindacali si incontrano con cordata e Sant’Andrea;

20 settembre 2013: ammissione al concordato della Sant’Andrea/partenza Cigs per i lavoratori;

04 dicembre 2013: incontro tra Schlumberger-Sant’Andrea Novara e cordata per definire i termini per la proposta d’acquisto, definita positiva e con scadenza a fine gennaio, da presentare al concordato.