Aumento delle rette nelle Case protette, decisione iniqua e inaccettabile

La Regione Emilia Romagna ha deciso, in modo unilaterale, di aumentare dal 1° gennaio 2024, di 4,10 euro al giorno le rette a carico di anziani e disabili ricoverati nelle strutture residenziali, le nostre Case protette per le persone non autosufficienti.

Una decisione che riteniamo inaccettabile, a cui ci siamo opposti, che peserà gravemente sulle famiglie costrette a farsi carico di un aumento mensile di ben 123€, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, con l’inflazione a due cifre, pensioni e stipendi bloccati. Ancora una volta si vanno a colpire tutte le famiglie indistintamente.

Per questo motivo avevamo chiesto di valutare l’introduzione dell’ISEE al fine di graduare un possibile aumento in base alle condizioni economiche degli ospiti ricoverati e delle loro famiglie.
Una richiesta caduta nel vuoto, così come quella di legare eventuali aumenti, comunque più contenuti, alla revisione delle regole sull’accreditamento socio-sanitario e ad una qualificazione del servizio.

Sappiamo delle numerose pressioni dei gestori privati, che hanno visto aumentare i costi di gestione, ma sarebbe stato necessario trovare un punto di equilibrio richiamandoli anche alla loro responsabilità sociale, senza scaricare il problema sulle famiglie, la scelta più veloce e sbagliata per far quadrate i conti, scelta che tra l’altro non potrà essere risolutiva.

Questa decisione unilaterale e iniqua arriva dopo mesi di trattative con le organizzazioni sindacali che non si sono mai sottratte al confronto di merito, al fine di migliorare la qualità dei servizi e salvaguardare la condizione delle famiglie.
Il tema della non autosufficienza è un problema collettivo e sociale che richiede una risposta collettiva e non può continuare ad essere trattato come un dramma individuale scaricato sulle famiglie, lasciate senza sostegni e risposte concrete da parte delle Amministrazioni pubbliche a tutti i livelli. Stiamo ancora aspettando dal Governo i decreti attuativi della Legge sulla non autosufficienza.

Viviamo in una società sempre più longeva, dove ben presto gli anziani soli rappresenteranno un terzo della popolazione, almeno nella nostra Regione questo ci impone di tracciare una strada per rimodulare e rinnovare il sistema dei servizi, potenziando la risposta complessiva ai bisogni della popolazione anziana e disabile. L’aumento delle rette ci sembra una pessima partenza. Attendiamo di poter studiare la delibera per valutare le azioni future, manifestazioni e presidi a vari livelli, a tutela delle persone che rappresentiamo.

SPI CGIL Imola – Angelo Gentilini
FNP CISL Area metropolitana bolognese – Alberto Schincaglia, Carmen Zardi
UIL PENSIONATI ER – Rosanna Benazzi

CGIL Imola – Stefano Moni
CISL Area metropolitana bolognese – Enrico Bassani, Gaetano Lombardo
UIL ER – Giuseppe Rago