«A differenza di altre Amministrazioni, che hanno espresso la loro contrarietà e invitato i centri commerciali alla chiusura – commenta Elisabetta Marchetti, Segretaria della Cgil di Imola – prendiamo atto negativamente del silenzio dei Sindaci del territorio imolese sulla scelta di alcuni centri commerciali situati nei loro Comuni di “commemorare” il 25 aprile decidendo di restare aperti».
Nel Comune di Imola, il Toys Center, il Sigma di via Punta, l’Obi e il Pam-Superal di via Zello. Nel Comune di Castel Guelfo l’Outlet. Nel Comune di Dozza il Mercatone e il Dico.
«Non una parola sul fatto che le aperture commerciali nelle giornate del 25 aprile e successivamente del Primo Maggio, rischiano di cancellare e trasformare in merce il valore storico e sociale di queste feste, legate alla nostra storia, e simboli importanti per la collettività. Non ci sono ragioni economiche così forti per sacrificare la Festa della Liberazione e la Festa del Lavoro all’idea che tutti i giorni siano uguali, a prescindere dalle festività religiose o civili, che nulla abbia più valore davanti alle ragioni economiche e che siamo liberi, se c’è libertà di consumare in ogni ora e in ogni giorno dell’anno. C’è una differenza tra servizi pubblici essenziali e centri commerciali, ed è sbagliato un modello culturale e sociale che guarda solo al consumo, anche in giornate dedicate alla memoria e alla nostra storia. Per questo – conclude Elisabetta Marchetti – ci appelliamo alla cittadinanza perchè non si dedichi il 25 aprile agli acquisti e al consumo, ma alla memoria, alla socialità, alla famiglia, alla cultura».