Appalti, la proposta di legge della Cgil: al via la raccolta firme

Con questa iniziativa la Cgil intende contribuire al lavoro parlamentare sul recepimento delle Direttive Europee in materia di appalti, che porterà alla riscrittura delle norme in materia. Lo scopo è di ripristinare una piena garanzia di trattamenti dei lavoratori, attraverso la responsabilità in solido del committente, modificando, quindi, la norma della Fornero che era intervenuta negativamente…

Banner_appalti«Gli appalti sono il nostro lavoro, i diritti non sono in appalto» questo lo slogan della raccolta firme, avviata in questi giorni anche per la proposta di legge di iniziativa popolare avanzata dalla Cgil su «Garanzia dei trattamenti dei lavoratori/lavoratrici impiegati nelle filiere degli appalti pubblici e privati, contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra imprese e tutela dell’occupazione nei cambi di appalto». E’ possibile firmare in tutte le sedi territoriali della Cgil e presso l’Urp del Comune di residenza.

«Anche nel nostro territorio – afferma Domenico Giagnacovo della segreteria Cgil Imola – spesso i lavoratori delle aziende che operano negli appalti hanno meno tutele rispetto agli altri ed è in loro difesa che la Cgil promuove questa iniziativa che è parte integrante e significativa di una strategia di lotta al precariato».

Con questa proposta di legge la Cgil intende contribuire al lavoro parlamentare sul recepimento delle Direttive Europee in materia di appalti, che porterà alla riscrittura delle norme in materia. Lo scopo è di ripristinare una piena garanzia di trattamenti dei lavoratori, attraverso la responsabilità in solido del committente, modificando, quindi, la norma della Fornero che era intervenuta negativamente.

La tutela dei trattamenti retributivi e previdenziali dei lavoratori attraverso la responsabilità in solido; il contrasto all’illegalità e alle infiltrazioni malavitose, con la reintroduzione degli indici di congruità a garanzia dei livelli occupazionali; il contrasto al massimo ribasso e la reintroduzione del rispetto della clausola sociale nei campi di appalto; l’esclusione dalle procedure di appalto delle imprese che abbiano violato gli obblighi contrattuali. Questi in sintesi gli obiettivi contenuti nel testo della proposta di legge.

Il tutto nella consapevolezza che il punto dirimente rimane la frontiera della legalità e della lotta alla penetrazione malavitosa nell’economia. Anche per questo, la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare sugli appalti è parte della campagna che la Cgil ha lanciato sulla legalità, un’urgenza, un valore capace di risollevare le sorti di un Paese compromesso, come purtroppo la cronaca quotidianamente evidenzia.

Per informazioni: Cgil Imola, tel. 0542/605611