Isabella Sabattani rieletta segretaria generale Funzione Pubblica Cgil Imola

isabellaIl 26 febbraio si è svolto il congresso della Funzione Pubblica Cgil, al termine del quale i delegati hanno rieletto come segretaria generale della categoria Isabella Sabattani.

«Anche a livello territoriale manca un progetto politico serio sia per i servizi che per la gestione del personale». Isabella Sabattani, segretaria generale della Fp-Cgil non usa mezzi termini per descrivere le problematiche del comparto del pubblico impiego.

«Sempre più spesso si usa la crisi come motivazione per comprimere i diritti dei lavoratori, come sta accadendo all’Asp, a cui abbiamo inviato una diffida – informa Sabattani – perché hanno ridotto le ferie al personale e non vengono più riconosciuti i giorni festivi in cui si lavora».

La Fp contesta le riorganizzazioni dei servizi, e di conseguenza dei lavoratori, calate dall’alto, senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, come sta facendo ancora una volta l’Ausl di Imola. «E’ in corso una nuova riorganizzazione del Dipartimento di salute mentale – spiega – con il fine di togliere due posti letto e tagliare cinque figure infermieristiche. Crediamo che procedere ad una simile riorganizzazione significhi sottovalutare il lavoro svolto da questi operatori soprattutto nella gestione delle fasi acute dei ricoverati. Il tutto, poi, avviene non informando gli utenti, come è accaduto per la portineria dell’ospedale di Castel San Pietro. Davvero pochi sanno che dal 1° marzo sarà tolto l’addetto durante le ore notturne con la conseguenza che sono gli operatori dei reparti a dover gestire allarmi e antincendio. Tutto questo ha generato un clima pesante tra gli operatori, sempre più demotivati per le scelte che l’Ausl sta mettendo in campo».

Nel settore sociale la crisi si ripercuote in particolare sul servizio di assistenza agli anziani, poiché la domanda di posti è scesa al punto che diverse case di riposo hanno dovuto fare ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga. Anche i servizi all’infanzia registrano forti difficoltà per via del calo delle iscrizioni e l’elevato costo delle rette.

«Per quanto riguarda il processo di accreditamento quest’anno sottoposto a verifica – continua Sabattani –, come abbiamo sempre sostenuto, deve essere profondamente ripensato per attuare gli adeguamenti salariali previsti dall’accordo regionale e che ad oggi non sono ancora stati applicati, anzi si registrano sempre più di frequente casi di dumping che danneggiano i lavoratori».