“8 Marzo: una storia lunga un secolo”: incontro mercoledì 6 marzo

Mercoledì 6 marzo, alle ore 20.30, presso la sala Cidra, in via Dei Mille 17 a Imola: «8 Marzo: una storia lunga un secolo», conversazione a partire dal documentario di Tilde Capomazza e Marisa Ombra…

In occasione delle iniziative per la Festa della donna, Trama di Terre, Udi, Cgil e Spi-Cgil, hanno organizzato due incontri che proseguono il percorso iniziato a novembre con la rassegna “Far vivere i diritti delle donne” (che ha il patrocinio della piattaforma “Lavori in corsa: 30 anni Cedaw” e il contributo di Con.Ami).

Il primo incontro si terrà mercoledì 6 marzo, alle ore 20.30, presso la sala Cidra, in via Dei Mille 17 a Imola:
«8 Marzo: una storia lunga un secolo», conversazione a partire dal documentario di Tilde Capomazza e Marisa Ombra.

Interverranno: Catia Graziosi (Archivio storico UDI di Bologna); Elisa Giovannetti (documentarista, co-responsabile dell’archivio Udi Bologna); Eloisa Betti (Storica, ricercatrice presso l’Università di Bologna e co-responsabile dell’archivio Udi Bologna).

L’8 marzo è, da più di 100 anni, una giornata di festa a cui le donne, in tutto il mondo, fanno riferimento per riproporre i temi della loro condizione. Ma che origine ha la proclamazione dell’8 marzo come festa delle donne? Quale importanza ha avuto questa data, nel determinare la crescita dei movimenti delle donne e della cultura di genere?

«Occorre ammettere che almeno fino a poco tempo fa la data non evocava più le donne in lotta per rivendicare i propri diritti, bensì il giallo dei fiori di mimosa, delle confezioni di cioccolatini, magari del tanga di qualche giovane uomo che si esibisce in uno strip-tease – si legge nell’introduzione di Loredana Lipperini al libro «8 Marzo: una storia lunga un secolo al libro» -. Non è sempre stato così, certo: fino alla fine degli anni Settanta all’8 marzo si associavano la piazza, le lotte civili per la legalizzazione del divorzio e dell’aborto, la rabbia contro lo stupro. Ma già dalla seconda metà degli anni Ottanta si parlava apertamente di stanchezza. La festa divenne semplicemente un simbolo da omaggiare con iniziative folcloristiche. Eppure, celebrare l’8 marzo è stato importante anche nella deriva verso il superfluo: perché è servito a ricordare che esisteva una data in cui le donne potevano contarsi e, eventualmente, mostrarsi».

Per informazioni: Trama di Terre, tel. 0542/28912, www.tramaditerre.it