“Spi in piazza”, l’importanza di parlare con le persone

Nella settimana dal 18 al 23 settembre si è svolto “Spi in piazza”, in tante città della nostra regione.
Nel nostro territorio ci avete visto con i banchetti Spi Cgil a Imola, Castel San Pietro, Osteria Grande, Bubano, Mordano e Toscanella. Al centro dell’iniziativa il dialogo con i cittadini su temi importanti e prioritari come la sanità, la scuola, la tenuta della democrazia, la pericolosità dell’autonomia differenziata che impoverisce la nostra costituzione, la difficoltà di “arrivare a fine mese” con stipendi e pensioni che non sopperiscono all’aumento dell’inflazione, la precarietà del lavoro per le nostre figlie e i nostri figli.

Abbiamo spiegato le rivendicazioni dello Spi e della Cgil, avanzate da tempo a questo governo che non ci ascolta.

Crediamo in un prelievo fiscale equo e progressivo: non solo chi guadagna di più paghi di più, ma anche una maggiore tassazione delle rendite finanziarie, degli extra profitti, delle rendite immobiliari, del reddito da lavoro autonomo affinché siano tutte equiparate al reddito dei dipendenti e dei pensionati sulle cui spalle non si può lasciare il peso del mantenimento del welfare sociale e del servizio pubblico. È un punto cruciale e strategico quello sulla fiscalità in quanto permetterebbe di avere fondi necessari per una vera rivalutazione delle pensioni, per aumentare il numero degli aventi diritto alla quattordicesima, per un servizio Sanitario Nazionale che garantisca a tutti il diritto alla salute e l’applicazione della legge sulla non autosufficienza, per la formazione e la sicurezza sul lavoro, per politiche economiche e sociali che contrastino la disparità di genere.

Con “Spi in piazza” abbiamo ribadito con forza che saremo il 7 ottobre a Roma con la Cgil e più di cento altre associazioni laiche e cattoliche alla manifestazione “La Via Maestra: insieme per la Costituzione”.