Apprendiamo dalla stampa e dai parenti degli ospiti della struttura che la Casa Protetta Toschi di Dozza verrà trasformata nel tempo in una comunità alloggio per persone con disturbi cognitivi.
Come Cgil e Spi di Imola riteniamo inaccettabile che vengano prese queste decisioni senza coinvolgere le organizzazioni sindacali del territorio e senza quindi una discussione approfondita nel merito.
Circa otto mesi fa, in un incontro con il Circondario Imolese, siamo stati informati dei problemi rispetto all’accreditamento, in quanto la struttura non avrebbe un ascensore che permette il trasporto delle barelle. Non entrando nel merito perché non avevano ancora affrontato il tema con i sindaci.
Come organizzazioni sindacali, abbiamo chiesto unitariamente il 6 dicembre 2016 un incontro per bilancio di previsione anno 2017 al sindaco di Dozza, ma anche dopo diverse sollecitazioni non ci ha dato riscontro.
E’ davvero inaccettabile che il sindaco pensi di amministrare il Comune senza coinvolgere le organizzazioni sindacali, sottovalutando che le risorse economiche non sono del sindaco ma di tutta la comunità che ha tutti i diritti di decidere quali servizi finanziare.
Abbiamo ricevuto segnalazioni da parte dei parenti, preoccupati dopo l’incontro con il sindaco di Dozza e la Responsabile dell’ufficio di Piano perché tutta la discussione è stata incentrata sulle risorse economiche (che secondo loro non ci sono) e non sul disagio dei pazienti.
Il Circondario Imolese e il sindaco di Dozza hanno deciso di cambiare la destinazione d’uso di una struttura, così importante per gli anziani, senza pensare che tutte le statistiche ci dicono che ci sarà un aumento drastico nei prossimi anni proprio degli ultra 65enni. Inoltre, dovrebbero dire chiaramente che cosa intendono fare: perché mettere degli educatori al posto degli operatori sociosanitari e degli infermieri? Stiamo parlando di ospiti psichiatrici o di demenza? Abbiamo veramente bisogno di una struttura di questo tipo? Se è così dove andranno gli anziani?
L’Ufficio di Piano ha il dovere di confrontarsi con noi rispetto alle risorse della non autosufficienza, risorse che finanziano anche le strutture per anziani.
Vogliamo un confronto serio su queste tematiche con il presidente del Circondario imolese e il sindaco di Dozza per definire le strategie idonee alla popolazione del Circondario Imolese.
Mirella Collina, segreteria Cgil Imola
Sauro Dal Pane, segretario Spi-Cgil Imola