Cassa integrazione in aumento nel settore metalmeccanico,

Il settore metalmeccanico imolese sta attraversando un periodo molto complicato. Sono numerose, infatti, le procedure di cassa integrazione attivate da inizio anno nel circondario.

«Siamo abbastanza preoccupati – afferma Marco Valentini, segretario della Fiom di Imola – perché rileviamo che nei primi quattro mesi di quest’anno tutti i comparti metalmeccanici sono stati colpiti da cali di ordinativi e di fatturato. Calo che si attesta attorno ad una media del 20-25%, ma con punte che arrivano a toccare anche il 50%. A pesare è sicuramente la situazione che si registra a livello mondiale per quanto riguarda i conflitti in corso, ma c’è stato un rallentamento generale legato a svariate dinamiche, tra cui anche la crisi immobiliare cinese che incide soprattutto sul comparto che produce macchine per la produzione ceramica. In forte rallentamento settori come quello agricolo, e di conseguenza la produzione di componentistica per l’agricoltura, che paga il rallentamento dello sblocco dei fondi derivanti dal PNNR. Rileviamo una frenata anche nel comparto che produce per il movimento terra. Al momento le aziende con maggiori difficoltà sono le medio piccole che svolgono attività di conto terzi, ma nell’ultima settimana abbiamo effettuato degli incontri anche in alcune grandi aziende del territorio per discutere dell’avvio degli ammortizzatori sociali».

Dall’inizio dell’anno la Fiom ha già sottoscritto una quarantina di accordi di cassa integrazione ordinaria e di sostegno al reddito per i lavoratori delle piccole aziende artigiane, numeri che potrebbero crescere nelle prossime settimane.

«C’è chi parla di una possibile ripresa dopo la pausa estiva, ma sono previsioni non supportate da dati ufficiosi o ufficiali – aggiunge Valentini – . Al momento riusciamo a sottoscrivere accordi che garantiscono l’anticipo dell’ammortizzatore sociale da parte delle aziende, oltre alla maturazione per intero di tutti gli istituti per i lavoratori e le lavoratrici metalmeccaniche. Ci preoccupa non poco qualche azienda che ha situazioni pregresse di cassa integrazione già utilizzata negli anni precedenti, e che rischia di esaurire il monte delle settimane a disposizione, utile ad evitare la crisi aziendale. Nel nostro territorio dunque saremo impegnati nei prossimi mesi a monitorare tale situazione, che nostro malgrado, comincia a presentarsi come preoccupante. Unica nota positiva, le lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della grande e piccola media industria vedranno arrivare nelle proprie buste paga un aumento salariale, frutto dell’effetto del CCNL».