Ospedale Unico, non si può ragionare solo sul risparmio

La CGIL di Imola ribadisce che è sbagliato progettare un’unificazione per poter risparmiare sui costi senza avere attenzione alla qualità dei servizi e senza il coinvolgimento e condivisione dei cittadini interessati.

Come Cgil di Imola riteniamo necessario ribadire quanto detto al sindaco Merola in sede di costituzione della città metropolitana e della Conferenza Socio Sanitaria Metroplitana, vale a dire il rispetto delle diversità e specificità di ogni territorio senza imporre un’omologazione agli standard di Bologna rispetto ai servizi sociali e sanitari presenti nel circondario imolese. In Conferenza Socio Sanitaria mai si è ragionato di unificare gli ospedali di Bologna e Imola ma sempre di integrazione e di contaminazione di procedure per migliorare i servizi, come è succeso nella Conferenza del 19 aprile dove si è discusso dei Pronto Soccorso della città metropolitana.
È scorretto che il Sindaco Metropolitano annunci questa sua strategia ad un convegno senza averne discusso in alcun modo con le organizzazioni sindacali che rappresentano i cittadini del territorio e nelle sedi opportune. Molti sono i problemi che affliggono la nostra sanità, ma ci teniamo a ribadire che è sbagliato progettare un’unificazione per poter risparmiare sui costi senza avere attenzione alla qualità dei servizi e senza il coinvolgimento e condivisione dei cittadini interessati. Una richiesta che abbiamo fatto come Cgil di Imola nella Conferenza è una verifica attenta dei tempi di attesa e di risposta degli esami di laboratorio. I cittadini del nostro territorio lamentano tempi più lunghi dopo l’avvio del laboratorio unico bolognese. Perché non si fanno le verifiche dopo l’avvio di una nuova organizzazione che, se non efficiente nella risposta, può invogliare i cittadini a rivolgersi al privato? Altro problema da noi segnalato sono le prenotazioni per esami e visite non disponibili nell’Ausl di Imola. Un cittadino non può prenotare nelle sedi e farmacie del circondario di Imola, ma deve spostarsi almeno ad Ozzano per fare la prenotazione. È normale che nel 2017 avvenga tutto ciò?
Riteniamo necessario discutere delle problematiche emerse nelle Ausl, anche di Bologna, di integrazione e collaborazione ma non di fusione! Tra l’altro non prevista nel nuovo Piano Sociale e Sanitario 2017/2019 regionale in via di appovazione.

Mirella Collina – Segretaria Confederale Imola