Lettera aperta Fp-Cgil ad Alessandro Lugli

“colluso”: questo è il significato del termine che hai utilizzato per etichettarci pubblicamente a Imola. E non possiamo proprio accettarlo…

Lettera aperta FP-Cgil ad Alessandro Lugli

colluso” – Persona legata da un’intesa segreta ed illecita con esponenti della criminalità organizzata

Questo è il significato del termine che hai utilizzato per etichettarci pubblicamente a Imola.

Ho pensato per diversi giorni se risponderti o meno, poi ho deciso di scriverti una lettera aperta per manifestarti la delusione che ho provato nel leggere la tua dichiarazione.

Delusione perché ho pensato a tutte le persone che quotidianamente lavorano e fanno parte delle confederazioni da te etichettate e che permettono ad esse di stare sul territorio, a tutte quelle che danno anche il loro tempo libero, sacrificando spesso anche gli affetti familiari, per permettere che la rappresentanza articolata a tutti i livelli (disoccupati, occupati e pensionati) possa vivere in un modello di società aperta, inclusiva e priva di conflitti.

Delusione perché fino al giorno prima lottavamo, insieme, in quelle confederazioni in cui eri anche tu e nelle quali sei cresciuto sindacalmente, gomito a gomito per tutelare le lavoratrici ed i lavoratori di Imola con determinazione insieme ad un gruppo di persone anch’esse spinte da volontà personale, le nostre RSU ed i nostri delegati che con il sindacalismo di professione nulla hanno a che fare, alcuni già in pensione, che regalano alla rappresentanza sindacale una parte della loro vita.

Delusione perché ho letto il comunicato della tua nuova organizzazione che dice di te di aver acquistato un “top player” per vincere la “champions league” ovvero le prossime elezioni RSU, esprimendo bene ed in maniera plastica la logica del mercato e della compravendita. Come se fossimo carne fresca sul bancone di una macelleria e non esseri umani che, facendo patrimonio dalla storia vissuta, conducono il loro agire politico e sindacale su dei principi e dei valori.

Permettimi lo sfogo, ma non accetto che tutte le persone oneste che stanno dentro alle nostre confederazioni possano essere etichettate, con questa leggerezza, in questa maniera.

Chiudo chiedendoti di riflettere su quello che hai detto e chiedendoti di fare più attenzione in futuro nell’esprimere i tuoi pensieri, perché né te, né tanto meno io, riusciremo a lasciare il segno che queste confederazioni hanno lasciato nella storia del nostro paese. Pensaci.

Con affetto,

Marco Blanzieri

FP CGIL IMOLA