Aperte le trattative per il rinnovo Ccnl Industrie Ceramiche

Le Segreterie nazionali Filctem, Femca e Uiltec hanno ribadito che devono essere date risposte ai temi dell’occupazione e della formazione, dei diritti e delle tutele, del welfare contrattuale che insieme alla parte salariale sono imprescindibili per raggiungere un accordo soddisfacente…

Si è svolto a Roma nel pomeriggio di giovedì 22 settembre, il primo incontro in forma plenaria fra Confindustria Ceramica e le Segreterie Nazionali Filctem, Femca e Uiltec alla presenza della Delegazione Trattante per il rinnovo del Ccnl delle Industrie Ceramiche scaduto lo scorso 30 giugno.

Nella prima parte dell’incontro Confindustria Ceramica ha illustrato la situazione dei settori interessati al rinnovo presentando alcuni dati relativi all’anno 2015 che, messi a confronto con quelli analoghi dell’anno 2008, consegnano un quadro molto diversificato. Se infatti tutti i settori denunciano un calo nel numero di aziende, di addetti, di volumi prodotti e di fatturati sono soprattutto i settori della ceramica sanitaria, delle stoviglierie e dei materiali refrattari quelli che più hanno ceduto e che più fanno fatica a riprendersi. Anche il settore delle piastrelle nello stesso arco temporale ha registrato un calo nel numero di addetti, nei volumi, nei fatturati e tuttavia grazie a investimenti, innovazione e alle misure anti dumping introdotte a livello europeo nel 2011 ha saputo e potuto reagire alla crisi ottenendo una crescita significativa della produzione pro capite e dell’export.

A questo proposito abbiamo voluto ricordare a Confindustria Ceramica il contributo dato innanzitutto dai lavoratori e dalle lavoratrici che in questi anni e in tutti questi settori hanno pagato sia in termini economici che occupazionali un prezzo pesante, insieme a quello dato dalle Organizzazioni sindacali territoriali e dalle RSU nella gestione dei processi di ristrutturazione e di rilancio delle aziende.

Nel merito del rinnovo, Confindustria Ceramica ha ricordato i dati ISTAT sull’andamento dell’inflazione negli ultimi tre anni per lamentare come la crescita reale sia stata inferiore a quella prevista, con un maggior costo del lavoro pagato dalle imprese per effetto di questo scostamento. A questo proposito Confindustria Ceramica ha chiesto misure parzialmente compensative quali: l’abolizione della festività del quattro novembre, l’abolizione della doppia indennità di preavviso per i pensionandi, l’abolizione del premio presenza. Relativamente agli incrementi futuri e con riferimento al tasso di inflazione previsto dal luglio 2016 al giugno 2019, l’incremento economico contrattuale del triennio dovrebbe essere, secondo Confindustria Ceramica, di 52 euro a decorrere dal 1 luglio 2017 per il settore delle piastrelle e di importo inferiore per gli altri settori interessati al rinnovo.

Le Segreterie nazionali Filctem, Femca e Uiltec hanno ribadito che tale proposta è irricevibile perché il rinnovo del contratto si deve affrontare a partire dalle richieste presentate con la piattaforma e che quindi devono essere date risposte ai temi dell’occupazione e della formazione, dei diritti e delle tutele, del welfare contrattuale che insieme alla parte salariale sono imprescindibili per raggiungere un accordo soddisfacente.
Nonostante le difficoltà, le reticenze e le divergenze emerse in questo primo incontro le Segreterie nazionali Filctem, Femca e Uiltec insieme alla Delegazione Trattante ritengono opportuno tenere comunque aperto il confronto con Confindustria Ceramica e proseguire attraverso riunioni in forma ristretta il 28 settembre e il 12 ottobre e con una seconda riunione in plenaria il prossimo 13 ottobre dalle ore 14 presso la sede nazionale di Confindustria a Roma.

Le Segreterie nazionali FILCTEM-CGIL /FEMCA-CISL/UILTEC-UIL
La Delegazione Trattante