Non autosufficienza, pochissimo per pochissimi

Dal primo gennaio 2025 è partita la sperimentazione della Prestazione Universale che, nelle intenzioni del governo Meloni, dovrebbe sostituire e integrare l’Indennità di accompagnamento.

Di fatto, già in questa fase, la sperimentazione mostra tutti i suoi limiti. Si tratta, infatti, di una misura che è destinata a una piccolissima parte della popolazione non autosufficiente ed è scarsamente finanziata poiché non prevede lo stanziamento di nuove risorse.
In Emilia Romagna, su 345 mila persone non autosufficienti, i possibili percettori saranno appena 1.530;

I pensionati della Cgil lo avevano già denunciato in occasione dell’annuncio della sperimentazione. A una settimana dall’avvio, siamo tornati a chiedere al governo di evitare che l’introduzione di questa misura sia inutile se non dannosa. Purtroppo l’incontro tra la viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci – che si è tenuto il 7 gennaio e ha coinvolto SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL – si è concluso con l’ennesimo nulla di fatto.

Insistiamo nel chiedere al governo l’apertura di un tavolo permanente di confronto, in particolare sia sull’attuazione della Riforma che sui suoi numerosi provvedimenti attuativi.