Il problema dell’organizzazione della Polizia locale del Circondario Imolese è purtroppo diventato annoso: il Comandante non è riuscito a dare stabilità e continuità di gestione alle varie Unità Operative che compongono il Corpo, con la conseguenza di un ulteriore “giro di valzer” tra i responsabili delle varie Unità. E anche nell’attribuzione delle responsabilità dobbiamo notare una certa confusione operativa.
Dopo avere atteso che venisse redatto il proprio decreto di incarico da luglio al 9 settembre 2024, un Ispettore capo fino a quel momento “libero da incarichi di responsabilità” (come si legge dal decreto del 9 settembre) si è visto affidare dal 10 settembre la responsabilità del Presidio Imola-Dozza (e fin qui è tutto normale) senza che però possa rapportarsi con le Amministrazioni coinvolte in quel Presidio. Solo uno dei due vice Comandanti può rapportarsi con le Amministrazioni, come si legge nel Decreto di Incarico. Ci si chiede che tipo di responsabilità possa esercitare l’Ispettore Capo quando, come è stato ampiamente discusso e concordato nei tavoli sindacali, il/la Responsabile di Presidio tra le sue attività deve rapportarsi con le Amministrazioni dei territori dove su cui è collocato il Presidio.
E non finisce qui: lo stesso Ispettore deve esercitare il ruolo di Coordinatore degli Ufficiali di Servizio, senza che quel ruolo sia stato formalizzato con gli altri Ufficiali per i quali può solo formulare “consigli”. Una sorta di ministro senza portafoglio.
E se il carico di lavoro non fosse ritenuto sufficiente, gli è stata affidata la gestione dei rapporti con gli organi di informazione, la formazione e l’aggiornamento professionale per il personale di Polizia Locale, nonché referente per gli istituti scolastici nell’ambito dei progetti che riguardano l’educazione alla legalità. Dopo 9 mesi in cui non è stata fatta formazione, sono stati previsti dall’Ispettore due corsi, ma sicuramente il budget messo a bilancio non verrà speso con il risultato che meno formazione e meno aggiornamento spesso vuol dire meno strumenti a disposizione degli operatori che svolgono quotidianamente i loro servizi.
Siamo passati dal nulla per diversi mesi a un impegno che difficilmente può essere portato a termine da una persona sola. L’unica risposta che ci si può dare a questa situazione è che si voglia mettere in difficoltà quell’Ispettore con cui c’erano state visioni diverse sull’organizzazione l’anno scorso e rendere un servizio non adeguato alla cittadinanza.
Non è l’unico caso di situazioni in cui fino ad ora è mancata la stabilità: un nuovo cambiamento nella responsabilità delle Unità Operative “Infortunistica e polizia giudiziaria” – Unità operative di grande rilievo per il Comando – e per finire l’inserimento nell’Unità operativa “Ufficio Verbali” di una figura professionale che non rientra nella Polizia Locale alle dipendenze della Responsabile dell’Ufficio Verbali quando quest’ultima, contrattualmente parlando, ha una posizione giuridica inferiore a quella della persona che sarebbe alle sue dipendenze. La persona che è stata incardinata nell’Ufficio Verbali viene da un lungo periodo in cui è stata marginalizzata dal Comando, pur avendo una lunghissima esperienza in ambito amministrativo contabile.
Non è sufficiente rispondere – come ha fatto il Comandante – che contrattualmente l’organizzazione dipende da chi ha la responsabilità del Comando: quello che è stato introdotto fino ad ora non sta producendo ricadute positive nella gestione del Corpo. Tutto ciò unito ad una storica difficoltà ad aumentare la dotazione organica, a causa di un mix normativo e di non adeguata capacità occupazionale ai servizi resi dal Circondario e turn over del personale di Polizia Locale sul quale sarebbe opportuno – come frequentemente segnalato da questa organizzazione sindacale – riflettere approfonditamente, si continua ad essere di fronte ad un Corpo che non può esprimere tutte le sue potenzialità a favore dei cittadini e delle Istituzioni. Per non parlare del malessere che coinvolge le persone del Corpo e che continua a non trovare soluzioni concrete da parte del Comando.
Funzione Pubblica Cgil Imola
Mirco Sergi
Maurizio Serra