8 Marzo tutti i giorni / Cambiare insieme si può, si deve
In occasione dell’8 Marzo, Cgil Cisl Uil Emilia Romagna hanno voluto riportare l’attenzione sul divario di genere nel mondo del lavoro, sulle cause e sulle azioni possibili alla luce dei diversi ambiti negoziali che possiamo agire, a partire dal tavolo regionale del Patto per il lavoro e per il clima.
PERCHÉ
Le donne hanno:
- maggior carico del lavoro domestico e di cura non retribuito;
- lavori precari e discontinui, part time involontario;
- percorsi di formazione differenziati per genere; poca promozione delle materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica);
- stereotipi nella valorizzazione del lavoro e tetto di cristallo: difficoltà nella progressione di carriera; minor valore sociale attribuito alle professioni svolte soprattutto da donne;
- pensioni più basse e maggior rischio povertà in età avanzata per gli effetti della discriminazione subita nel mondo del lavoro.
COSA FARE
- aumentare il numero delle donne occupate;
- promuovere la condivisione del lavoro domestico e di cura;
- superare gli stereotipi di genere nella scelta dei percorsi formativi e professionali;
- rendere trasparenti retribuzioni e percorsi di carriera nelle aziende;
- welfare integrato a sostegno di genitori e famiglie;
- contrattazione per un lavoro di qualità per tutte e tutti.
COSA C’È DI NUOVO
La legge 162/2021 ha introdotto nuove disposizioni, tra cui:
- l’ obbligo di redigere un rapporto almeno biennale sulla situazione del personale maschile e femminile per le aziende pubbliche e private con più di 50 dipendenti;
- la certificazione di parità di genere che dà diritto a sgravi contributivi e premialità.
Per le aziende con meno di 50 dipendenti non c’è obbligo, ma opportunità. Chiediamo il rapporto biennale!
