“I valori e la memoria delle festività non possono essere mercificati”.
Cgil, Cisl e Uil imolesi sono uniti nel manifestare la loro contrarietà all’apertura di centri commerciali e negozi il 25 aprile e il 1° maggio, una possibilità prevista dal decreto liberalizzazioni del Governo Monti che consente ai commercianti di rimanere aperti senza eccezioni. “Si tratta di una scelta che contestiamo – dichiarano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Imola, Elisabetta Marchetti, Danilo Francesconi, Paolo Liverani – perché a pagarne le conseguenze sono le lavoratrici e i lavoratori del commercio, spesso assunti con contratti precari con scarse tutele e oggi colpiti da queste aperture selvagge, che non riguardano più solo tutte le domeniche ma anche le festività”.
“Dopo Pasquetta – continuano le sigle sindacali -, diverse attività commerciali hanno già annunciato che apriranno anche il 25 aprile e il 1° maggio. E’ una scelta inaccettabile perché non sono queste aperture che produrranno un aumento dei consumi e nuovi posti di lavoro. Ci appelliamo anche ai consumatori affinché facciano un atto di responsabilità evitando di fare acquisti nei giorni festivi e in particolare il 25 aprile e il 1° maggio, date che hanno un valore non solo simbolico per la nostra storia e il lavoro”.