Metalmeccanici, il 7 luglio sarà sciopero generale

Per il rilancio industriale, l’occupazione, gli investimenti, per la transizione sostenibile, per risolvere le crisi aperte

Venerdì 7 luglio sarà sciopero generale delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici in tutto il nord Italia, proclamato unitariamente dalle federazioni metalmeccaniche di Cgil Cisl Uil, per chiedere al Governo di intervenire a difesa dell’industria italiana, per salvaguardare l’occupazione, migliorare le condizioni di lavoro, garantire che la transizione energetica, che già sta attraversando i processi produttivi, non diventi strumento per ridurre l’occupazione manifatturiera.

Rimettere al centro il lavoro metalmeccanico significa per FIM FIOM UILM favorire la partecipazione attiva delle lavoratrici e lavoratori nelle scelte che segneranno il futuro del nostro settore in questo paese.

L’assenza negli ultimi anni di politiche industriali serie, la dilagante precarietà favorita dalle inadeguate riforme del lavoro, la pandemia e la guerra, le delocalizzazioni di intere aree produttive del paese, hanno creato condizioni di incertezza oltre che un impoverimento generale delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, con ripercussioni anche nel nostro territorio.

«Il territorio imolese da anni vede crescere il settore industriale e in particolare quello metalmeccanico con importanti investimenti, ma da inizio 2023 rileviamo una leggera flessione degli ordinativi per la quale è stato necessario il ricorso ad accordi di cassa integrazione ordinaria – comunicano i Segretari generali territoriali di Fim Fiom Uilm – Inoltre l’alluvione del 17 maggio, ha messo in ginocchio la Romagna e molte lavoratrici e lavoratori sono stati direttamente colpiti dagli allagamenti in pianura e dalle frane nella zona collinare e montana. Ecco perché oggi chiediamo al governo di stanziare urgentemente i fondi necessari per fare ripartire senza indugi l’economia del nostro territorio e delle zone colpite della Romagna».

Fim Fiom e Uilm chiedono l’apertura di tavoli di confronto sui settori in difficoltà, un confronto sugli investimenti pubblici e privati e sull’utilizzo dei fondi del PNRR per lo sviluppo del settore metalmeccanico, la riforma degli ammortizzatori sociali adeguati alla transizione ecologica e digitale e un piano per favorire l’occupazione giovanile e la formazione sulle nuove competenze passando dalla riqualificazione degli Istituti tecnici superiori e dal sistema universitario. 

«In questi giorni stiamo svolgendo numerose assemblee unitarie in tante aziende metalmeccaniche del territorio dove stiamo raccogliendo richieste, proposte e osservazioni delle lavoratrici e lavoratori» aggiungono i segretari generali territoriali di Fim Fiom e Uilm.

C’è il tema salariale, quello della riduzione delle tasse, il tema della precarietà molto sentito anche nel nostro distretto, oltre alla discussione legata ad una vera riforma previdenziale.

Le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici del circondario di Imola, territorio delle cooperative metalmeccaniche, di importanti realtà industriali e con un tessuto di piccole imprese e artigiane, hanno la necessità di avere risposte immediate: ecco perché Fim Fiom e Uilm invitano tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici ad aderire in massa allo sciopero nazionale del 7 luglio (ultime 4 ore di ogni turno di lavoro) per affermare l’importanza del lavoro metalmeccanico e industriale che da sempre è la forza trainante di questo paese.

Fim Fiom Uilm
Territorio Imola