Adesso basta fare cassa con le pensioni

Manifestazione 24 novembre 2023 a Bologna

Il governo Meloni fa cassa sulle pensioni. Infatti, con questa legge di bilancio, sta peggiorando la legge Monti-Fornero, e non era facile, annullando ogni forma di flessibilità per le uscite, continua a tagliare per migliaia di euro la rivalutazione delle pensioni.

Questo governo già con la legge di bilancio dello scorso anno, aveva introdotto sia per il 2023 che per il 2024 un meccanismo di rivalutazione fortemente penalizzante per le pensioni con trattamenti superiori a 4 volte il trattamento minimo. Pensioni queste di poco superiori a 1.600 euro nette: e queste sarebbero secondo loro pensioni ricche? Le perdite, per effetto della mancata rivalutazione, si trascineranno avanti negli anni e non saranno più recuperabili.

Nei fatti viene deciso per legge che non saranno comunque garantiti ai pensionati e alle pensionate importi adeguati all’aumento del costo della vita. E questo viene fatto su quella parte della popolazione che ha lavorato per una vita, versando regolarmente i contributi e pagando le tasse, e che di fatto sostiene in gran parte lo stato sociale del nostro paese, aiutando spesso figli e nipoti.

Come se ciò non fosse sufficiente, dal 2027 sostituisce l’attuale meccanismo legato all’indice Istat con un meccanismo legato agli indici di variazione del PIL. Un simile meccanismo legato alla speranza di vita dei pensionati, per i prossimi trenta anni provocherebbe un impoverimento delle pensioni con la perdita di migliaia di euro.

Se ne deduce che invece di condurre la lotta all’evasione fiscale e contributiva, prende le risorse dai soliti noti: i pensionati e le pensionate.

Non ci facciamoci abbindolare da chi cerca di convincerci che a dicembre verranno erogati importi di pensione più ricchi. E’ vero, ma nessuno ci regala niente! Si tratta solo dell’anticipo a dicembre del conguaglio dello 0,8% che per legge avrebbe dovuto essere corrisposto a gennaio 2024 come conguaglio del recupero dell’inflazione calcolata per il 2023.

Per tutte queste ragioni i pensionati e le pensionate dello SPI di Imola hanno manifestato in piazza a Bologna il 24 novembre, con i lavoratori dipendenti nell’ambito dello sciopero generale di 8 ore indetto da CGIL e UIL, per una vera riforma delle pensioni che superi la legge Monti-Fornero, perché sia garantita la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni in essere.