Filcams Cgil – Click Day, una Sanatoria mascherata

Il 31 gennaio alle 8, ha preso il via il cosiddetto click day, l’operazione di presentazione per via telematica delle domande di assunzione di migranti in base alle quote previste dal Decreto 2010…

Il 31 gennaio alle 8, ha preso il via il cosiddetto click day, l’operazione di presentazione per via telematica delle domande di assunzione di migranti in base alle quote previste dal Decreto 2010. Si devono assegnare 52.080 posti a lavoratori di paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia.

Il secondo appuntamento è per il 2 febbraio, sempre dalle ore 8, quando sarà possibile inviare le domande per 30mila posti relative ai lavoratori domestici e di assistenza alla persona, provenienti da Paesi che non hanno stipulato accordi con l’Italia e il poi il 3 febbraio, sempre dalle 8, l’invio delle domande di lavoratori che hanno completato speciali programmi di formazione nel Paese di origine (per 4 mila), e 500 lavoratori di origine italiana (almeno da parte di uno dei genitori fino al terzo grado in linea di ascendenza), residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile.

“Anche questa volta si tratterà di una sanatoria mascherata” afferma la Filcams categoria della Cgil, che tra gli altri, rappresenta il settore colf e badanti, che impiega oltre 1.500.000 persone e coinvolge oltre 2 milioni e mezzo di famiglie e il lavoro migrante e femminile in questo settore supera la soglia dell’80%.

“Oltre alle inevitabili considerazioni negative, sul tentativo di effettuare una selezione “preventiva” delle lavoratrici dei lavoratori migranti, dimostra la totale assenza di una seria e cosciente politica migratoria nel nostro paese.

Si stima che le domande che perverranno al Ministero possano superare le 400mila, nella maggior parte dei casi presentate da lavoratrici e lavoratori già presenti nel suolo italiano.

La stessa procedura elettronica , indicata come esclusiva per la presentazione delle domande, ha causato molti problemi: molti si sono rivolti alle Camere del Lavoro, nei vari dipartimenti immigrazione che hanno attivato il servizio di assistenza, pochi sono coloro che hanno a disposizione a casa un pc e una linea internet veloce, altri ancora sono stati costretti a rivolgersi ai phone center, che hanno speculato e chiesto cifre esorbitanti per la connessione durante queste giornate.

“Viene da chiedersi perché tanta illogica insistenza su un percorso che ha già dimostrato di non funzionare” prosegue la Filcams Cgil “Ma tutto sommato, considerando come l’attuale Governo italiano stia dando prova delle propria ipocrisia in tutti i campi, dalla crisi economica alla disoccupazione, dal problema ambientale all’istruzione, dalla criminalità organizzata alle eleganti serate del Premier – per molti esempio di decoro e di sano relax –l’attuale sanatoria evidenzia il solito populismo xenofobo e ignorante, che accetta la globalizzazione solo quando si veste del cachemire blu di Marchionne, e non del batik africano.”