Riorganizzazione nidi e scuole infanzia di Imola, assemblea con il personale

Una sala gremita che ha appreso dalle organizzazioni sindacali FP CGIL-CISL FP-UIL FPL-CSA/RAL della volontà di procedere ad una ridefinizione dei criteri per la definizione del calendario scolastico, senza una preventiva discussione e informazione precisa e capillare col personale. Una proposta che stravolge lo schema attuale ed è lontana dalla realtà e da quanto succede quotidianamente nelle scuole e nei nidi…

COMUNICATO CONGIUNTO FP CGIL-CISL FP-UIL FPL-CSA/RAL

Oggi, giovedì 28 settembre, si è svolta un’importante assemblea sindacale del personale dei nidi e della scuola d’infanzia del Comune di Imola, nella quale è stata discussa la proposta di riorganizzazione presentata dal Comune.
Una sala gremita che ha appreso dalle organizzazioni sindacali FP CGIL-CISL FP-UIL FPL-CSA/RAL della volontà di procedere ad una ridefinizione dei criteri per la definizione del calendario scolastico, senza una preventiva discussione e informazione precisa e capillare col personale.
Sgomento e delusione è la parola che meglio rappresenta la situazione di chi era seduto in sala ad ascoltare il testo di proposta del Comune di Imola, in relazione al fatto che i contenuti di esso, stravolgono lo schema attuale e sono lontani dalla realtà e da quanto succede quotidianamente nelle scuole e nei nidi.
Solo chi vive quotidiananamente all’interno dei servizi ne conosce le dinamiche, le esigenze più profonde ed i meccanismi operativi ed è quindi per questo fondamentale il contributo di educatori e docenti per la costruzione dei criteri del calendario scolastico.
Ci preoccupa molto la situazione che abbiamo verificato nella disussione perchè, ancora una volta, si evidenzia lo scollamento tra politica e lavoro, che in buona sostanza si traduce di conseguenza in uno scollamento tra politica e persone.
Non va bene e chiediamo alla politica di governo del territorio di fare un passo indietro e di aprire una discussione nella quale chi lavora possa dare un contributo alla costruzione dei servizi e non subire riorganizzazioni calate dall’alto, frutto delle riflessioni di pochi, che seppur preparati non possono essere rappresentative delle criticità dei servizi.
Imola ha una tradizione di collaborazione e partecipazione dal basso nei servizi alla città che nel tempo ne ha garantito la qualità che oggi rappresenta un fiore all’occhiello, così dicono le famiglie, della macchina comunale.
I fatti parlano chiaro, meglio mantenere saldo il concetto di partecipazione collettiva che altro non può che fare bene alla discussione, ai servizi ed alle persone in generale.
Per questo abbiamo già convocato un’assemblea il giorno 27 ottobre per verificare se in questo mese l’Amministrazione, così come ha spesso fatto in passato, darà la disponibilità a rivedere la questione.