Emergenza Coronavirus, situazione aziende metalmeccaniche nel circondario imolese

Vorrei iniziare questo comunicato ringraziando ancora una volta tutti i nostri delegati che già da questa mattina sono stati impegnati nelle aziende del circondario in incontri per definire e verificare l’applicazione delle misure di salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori, come previsto dal protocollo nazionale di sabato 14 marzo.

Nelle aziende che non riescono ad attenersi al Protocollo abbiamo chiesto di concordare fermate produttive coperte con ammortizzatori sociali o strumenti contrattuali e di avviare un confronto con le nostre Rsu e Rls.

Nelle aziende che si rendessero indisponibili al confronto o dove fosse evidente la non possibilità di lavorare in sicurezza si sciopererà, perché la salute dei lavoratori viene prima del profitto e del fatturato, aderendo alla mobilitazione nazionale proclamata da Fim, Fiom e Uilm sino al 22 marzo.

C’è forte preoccupazione per i lavoratori impiegati nelle piccole e medie aziende dove non è presente la rappresentanza sindacale. Invitiamo questi lavoratori a segnalare eventuali problemi per l’attuazione del protocollo di sicurezza telefonando alle sedi della Fiom Imola (tel. 0542 605641 – 0542 605642 – im.fiom@er.cgil.it), così da permetterci di intervenire e segnalare le irregolarità all’autorità competenti.

Ricordiamo che tutti i lavoratori possono decidere di scioperare se ritengono che in azienda la loro salute sia messa a rischio, come previsto dalla proclamazione di sciopero nazionale dei metalmeccanici.

Ci stiamo attivando anche per assistere i lavoratori residenti a Medicina che questa mattina non hanno potuto raggiungere la sede lavorativa per l’ordinanza restrittiva della Regione Emilia Romagna

Contrasteremo con tutti i mezzi ogni eventuale licenziamento avvenuto in questo periodo.

Stefano Moni
segretario generale Fiom Cgil Imola