Un patto territoriale condiviso per far ripartire il territorio

Mirella Collina segretaria generale Cgil Imola

Nelle scorse settimane è stata avviata la discussione tra le organizzazioni sindacali e sindaci del circondario sul tema delle risorse e dei bilanci di previsione per il 2020. Negli ultimi anni il confronto è sempre stato molto difficile e solamente con alcuni Comuni siamo riusciti ad effettuare contrattazioni regolari che portassero benefici ai cittadini, ai lavoratori del territorio. In particolare nel 2019 abbiamo siglato un accordo con il Comune di Castel San Pietro e alcuni verbali di incontro, tra cui quello con il Comune di Imola.

Come Cgil abbiamo sollecitato i nuovi amministratori locali e la Regione anche in occasione della nostra festa di settembre, quando al presidente Bonaccini abbiamo espresso la difficoltà delle parti sociali a sottoporre agli interlocutori istituzionali le problematiche del territorio, difficoltà condivisa anche dalle associazioni di impresa presenti all’iniziativa.

Dopo diversi mesi di arresto dovuti alle dimissioni del sindaco del Comune di Imola e le tempistiche necessarie per l’insediamento dei nuovi sindaci, possiamo dire che stiamo procedendo con l’avvio di una nuova campagna di contrattazione con il presupposto di buone e corrette relazioni sindacali. Abbiamo incontrato fino ad ora tre Comuni e con l’Amministrazione comunale di Castel San Pietro abbiamo siglato un accordo, che prevede più risorse per le fasce più deboli, in particolare per il contributo per l’affitto, interventi per il superamento delle barriere architettoniche per le persone disabili e investimenti per il rilancio delle attività del centro storico.

Importante per la Cgil è innanzitutto l’accordo sottoscritto a livello circondariale (con i sindaci del circondario imolese) che ci vede partner attivi, insieme alle associazioni di impresa e agricole, Alleanza delle cooperative, associazioni turistiche e di volontariato, Azienda Ausl e Asp, nella stesura di un piano strategico circondariale che ha come obiettivo il rilancio del nostro territorio in un momento in cui la crisi economica è ancora presente, così come le difficoltà economiche di molte famiglie.

I principali temi da affrontare sono: il livello occupazionale (con buona occupazione e meno lavoro povero) e produttivo, ambiente, viabilità e welfare (sanità, sociale, casa). Temi che incidono sulla qualità della vita dei cittadini.
Siamo convinti che lavorando insieme si possa riuscire a ridare sviluppo al nostro territorio, fermo da troppo tempo. Vuol dire progettare e cercare risorse che provengono dalla Città metropolitana, dalla Regione e dai fondi europei. Vuol dire avere una visione a lungo termine, almeno quinquennale, e non correre sempre dietro alle emergenze. Vuol dire anche non demolire ulteriormente il Circondario imolese, ma rafforzarlo con le professionalità necessarie per portare avanti una progettualità ambiziosa. Il Circondario imolese è sempre stato un terreno fertile per la sperimentazione in ambito economico, culturale, scolastico e di formazione, sociale e sanitario.

E’ arrivato il momento di un vero patto territoriale che faccia rivivere tutto il nostro territorio a partire da Imola che è sempre stata un punto di riferimento per gli altri Comuni. Lavorare per il mantenimento dei nostri servizi e allo stesso tempo cercare di migliorarli. Occorre, ad esempio, trovare soluzioni per i giovani che con la chiusura di Ca’ Vaina si ritrovano senza un importante luogo di aggregazione. Serve anche nuova sede per i Vigili del Fuoco se non vogliamo lasciare il territorio scoperto da queste importanti professionalità. Dobbiamo, infine, anche ripensare al futuro degli anziani e dei disabili con progetti innovativi. Per progettare e mettere in pratica azioni concrete, quindi, crediamo sia giunto il momento di attivare una conferenza socio-economica territoriale che coinvolta tutti gli soggetti interessati, le istituzioni, le parti sociali e le associazioni di impresa.

La Cgil di Imola c’è ed è propositiva, continuerà ad interagire con tutta la comunità per metter in moto un percorso che ci porti fuori dallo stallo in cui siamo finiti.

Mirella Collina
Segretaria generale Cgil Imola