Scuole comunali, la gestione diretta va difesa

Per la Cgil il servizio pubblico è un valore imprescindibile perché negli anni ha saputo costruire un’identità forte che ha fatto e fa da traino all’offerta educativa imolese.
Creare buona occupazione, significa creare domanda di lavoro stabile e di qualità, con retribuzioni adeguate, attraverso concorsi pubblici, ai quali gli stessi operatori del sistema cooperativo partecipano o hanno partecipato.

La Cgil e la Funzione Pubblica di Imola vogliono esprimere alcune valutazioni rispetto alla reinternalizzazione delle sezioni della Scuola dell’infanzia di Zolino.

La battaglia contro le esternalizzazioni dei servizi pubblici è sempre stato uno dei punti fermi della nostra attività sindacale, non per ragioni ideologiche, come spesso ci accusano, ma perché lo riteniamo essenziale per mantenere una buona occupazione e allo stesso tempo garantire servizi di qualità ai cittadini. Non crediamo nello svuotamento del sistema pubblico, ma piuttosto nel potenziamento per renderlo più efficiente ed efficace, dalla sanità ai servizi comunali e sociali.

Per venire alla vicenda delle scuole comunali, storicamente la Cgil ha espresso parere contrario all’esternalizzazione dei servizi, infatti nel momento in cui la giunta precedente assunse questo indirizzo, ci mobilitammo insieme alle altre organizzazioni, agli operatori (in quel momento interinali) e ai genitori.
Già verso la fine del mandato dell’ex assessore Brienza, la stessa aveva espresso durante alcuni incontri la volontà di rientrare dall’appalto che stava giungendo a scadenza.
Lo scorso 27 settembre l’assessore Resta ha convocato le organizzazioni sindacali su nostra richiesta per discutere dei nidi comunali e, nell’ambito della riorganizzazione dei servizi, ha comunicato la volontà di riportare le sezioni a gestione diretta, operazione che si svolgerà gradualmente per evitare contraccolpi dal lato dell’occupazione nelle cooperative sociali e trovare soluzioni alle eventuali criticità tanto dal lato del personale, quanto da quello dell’utenza, bambini e famiglie. Le sezioni verranno riassorbite in 3 anni fino al completamento previsto a settembre 2019. Tutto ciò è raccolto in un verbale di incontro che è stato sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali presenti all’incontro, compresa la Cisl.
Ci pare quindi strano questo ripensamento. Piuttosto è necessario utilizzare tutto il tempo disponibile per mettere in atto un piano specifico per ricollocare il personale coinvolto. A questo proposito precisiamo che l’Amministrazione comunale deve prevedere ogni anno un capitolo di spesa per la fornitura di educatori destinati al sostegno di bambini e ragazzi portatori di disabilità, servizio che è gestito da anni dal sistema cooperativo e pertanto le interazioni tra Comune e Cooperative non si esauriscono solo nelle sezioni in appalto.

Per la Cgil il servizio pubblico è un valore imprescindibile perché negli anni ha saputo costruire un’identità forte che ha fatto e fa da traino all’offerta educativa imolese.
Creare buona occupazione, significa creare domanda di lavoro stabile e di qualità, con retribuzioni adeguate, attraverso concorsi pubblici, ai quali gli stessi operatori del sistema cooperativo partecipano o hanno partecipato.
Il punto non è creare fratture pro o contro, ma creare una sistema trasparente.

Cgil Imola
Fp Cgil Imola