Scuola infanzia Zolino, la replica della Cgil al presidente dell’Alleanza delle Cooperative

per la Cgil di Imola i servizi ai cittadini devono essere pubblici (servizi alla persona, sanitari, all’infanzia ecc.) che vuol dire dipendenti con contratto pubblico, ma tutto ciò senza disconoscere il servizio di qualità che viene offerto dal sistema integrato. Con la precisazione che il servizio pubblico deve rimanere capofila, ciò comporta che l’offerta pubblica sia numericamente superiore a quella privata, perché permette un vero confronto sulla qualità…

Come Cgil di Imola vorremmo fare alcune precisazioni rispetto all’articolo apparso oggi sui quotidiani perché riteniamo che il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative non abbia rappresentato del tutto chiaramente quanto è accaduto.

Il 31 dicembre 2018 è scaduto l’Accordo Quadro che ha permesso ad una cooperativa sociale di subentrare al personale pubblico nel 2015. Tutto ciò in dissenso con le organizzazioni sindacali, il personale e gli utenti. Un Accordo Quadro che permetteva di esternalizzare fino a cinque sezioni, decidendo poi per tre alla Scuola dell’Infanzia di Zolino. Anche allora abbiamo posto il problema del personale (in quel momento interinale) e della loro perdita di occupazione. Sempre in quel momento abbiamo ribadito la necessità di bandire un concorso pubblico per eventuali necessità del settore infanzia e per la decisione di esternalizzare la scuola d’Infanzia di Zolino. Decisione non definitiva data dalle tempistiche del bando di gara.

Ad oggi la graduatoria di assunzione di insegnanti della scuola dell’infanzia è ancora in vigore, tant’è che il piano triennale del fabbisogno del personale 2019/2021 prevede la copertura di posti per docenti ed educatori, al netto della normativa nazionale.

Ormai dovrebbe essere noto a tutti che per la Cgil di Imola i servizi ai cittadini devono essere pubblici (servizi alla persona, sanitari, all’infanzia ecc.) che vuol dire dipendenti con contratto pubblico, ma tutto ciò senza disconoscere il servizio di qualità che viene offerto dal sistema integrato. Con la precisazione che il servizio pubblico deve rimanere capofila, ciò comporta che l’offerta pubblica sia numericamente superiore a quella privata, perché permette un vero confronto sulla qualità.

Nel verbale di incontro con il Comune del 27/9/2018, la reinternalizzazione delle sezioni è prevista in tre anni a partire dal 2019, un percorso lento, per salvaguardare il tema della continuità educativa e d’altra parte evitare ripercussioni  per il personale concordando con il Comune un’eventuale ricollocazione (due insegnanti per sezione)del personale in uscita.

Infatti, vogliamo  segnalare che i Comuni con risorse proprie tutti gli anni finanziano la richiesta di personale educativo alle cooperative sociali del territorio allo scopo di  sopperire ai fabbisogni dei bambini/ragazzi diversamente abili che si trovano nelle scuole statali per insufficienza di risorse economiche e umane dal ministero. Questo serbatoio molto ampio, per il Comune di Imola, potrebbe consentire una ricollocazione del personale in uscita dalla Scuola dell’Infanzia Zolino.

L’intento delle Organizzazioni Sindacali che hanno firmato l’accordo non è stato quello di “lasciare a casa” del personale ma di salvaguardare il servizio pubblico. Invitiamo perciò il Presidente Olivieri a prendere visione del documento in quanto è stato siglato da ben 3 Organizzazioni Sindacali.

Ci teniamo a precisare che il sindacato non sceglie i propri interlocutori ma definisce accordi in base alle esigenze dei lavoratori e dei cittadini e a partire dai propri valori portanti. Questo percorso era già in via di programmazione da parte della Giunta precedente con l’Assessore Giuseppina Brienza.

Cogliamo inoltre l’occasione per sollecitare di nuovo l’Assessore Resta a prestare attenzione alla nostra richiesta di incontro inviata nelle scorse settimane, per approfondire le tematiche rimaste in sospeso e definite nel verbale di accordo del 27/9/2018 rispetto  al monitoraggio costante delle iscrizioni sia nei nidi che nell’infanzia.

Sempre sulla stampa di oggi si legge la notizia della richiesta di sospensione  di un servizio all’infanzia chiaramente non idoneo all’accoglienza di bimbi in fascia 3-6, chiediamo con forza e pubblicamente controlli più serrati ed efficaci a tutela dei piccoli utenti.

Cgil Imola – Mirella Collina