Stabilizzazioni per oltre 800 lavoratori nelle Aziende sanitarie della regione

Firmato l’accordo regionale sulle stabilizzazioni: oltre 800 in vista nelle Aziende sanitarie della regione, per le professioni sanitarie, gli OSS, e tutti i profili professionali sanitari, tecnici ed amministrativi. Ora la ricognizione puntuale anche per l’Azienda Usl di Imola…

Firmato l’accordo regionale sulle stabilizzazioni: oltre 800 in vista nelle Aziende sanitarie della regione, per le professioni sanitarie, gli OSS, e tutti i profili professionali sanitari, tecnici ed amministrativi.
Ora la ricognizione puntuale anche per l’Azienda Usl di Imola

Esprimono grande soddisfazione i segretari FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, Marco Blanzieri, Carmela Lavinia e Giuseppe Rago per l’accordo firmato in Regione oggi, 28 dicembre, che prevede la stabilizzazione di oltre 800 lavoratori del Servizio Sanitario Regionale. Numeri destinati a crescere visto che ad oggi non è stato possibile verificare completamente quanti lavoratori siano in possesso dei requisiti che possono essere stati maturati in parte anche in Aziende Sanitarie al di fuori della Regione.

I sindacalisti ricordano che questo importante risultato è frutto del lavoro messo in atto prima a livello nazionale con l’accordo del 30 novembre 2016, che prevedeva un intervento per ridurre radicalmente un precariato esploso con la normativa che bloccava le assunzioni negli scorsi anni. Dopo tale fondamentale accordo firmato da CGIL CISL e UIL è seguito, coerentemente il decreto Madia, che, anche grazie al lavoro fatto da CGIL CISL e UIL nelle sedi competenti, è stato modificato durante la sua approvazione permettendo oggi di consegnare ai lavoratori precari da anni la possibilità di vedere riconosciuto in modo stabile il proprio impegno e alle aziende sanitarie della regione uno strumento per rafforzare i servizi.

«Questa operazione – sottolineano i segretari FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, Marco Blanzieri, Carmela Lavinia e Giuseppe Rago .- darà modo anche all’azienda Ausl di Imola di dare stabilità al personale che ha maturato competenze ed esperienza all’interno del servizio valorizzandolo ed evitando in questo modo di disperdere un patrimonio di conoscenze e di investimenti che sono stati effettuati in questi anni per formare tale personale. Tutto ciò permette, con un evidente vantaggio per gli utenti, di dedicare maggiore tempo all’assistenza diretta che sarebbe stata contratta là dove parte del tempo lavoro si sarebbe dovuto dedicare ad ulteriori percorsi di formazione e di inserimento nei diversi reparti o servizi di centinaia di lavoratori che avrebbero dovuto sostituire persone già formate. Ora è necessario avviare la ricognizione nelle Aziende sul territorio, mediante avvisi e bandi, delle persone in possesso dei requisiti, in modo da arrivare entro marzo del 2018 alle prime stabilizzazioni e ad una prima pianificazione che comprenda tutto il periodo 2018-2020».

I sindacalisti chiedono alle aziende che il percorso per definire i criteri sia fatto in tempi rapidi perché è tempo di dare risposte al personale che fino ad oggi ha vissuto una ingiusta situazione di incertezza relativamente alle proprie prospettive.

L’accordo prevede anche un Osservatorio Regionale che dovrà seguire questa imponente operazione di stabilizzazione al fine di dare tutto il supporto perché eventuali problematiche o difficoltà siano affrontate e risolte tempestivamente omogeneamente sul territorio regionale.

Nei prossimi giorni inizierà una campagna informativa unitaria nelle Aziende, nella certezza che questo accordo oltre a dare risposte alla qualità del lavoro, risponde alla migliore qualificazione dei servizi a favore dei cittadini.

FP CGIL – CISL FP – UIL FPL
Marco Blanzieri, Carmela Lavinia e Giuseppe Rago