Solidarietà ai lavoratori Ast, un’ora di sciopero all’Hydrocontrol

“Sotto quei manganelli non c’erano solo gli ennesimi lavoratori disperati perché la loro azienda ha deciso che non servono più, che possono essere licenziati in massa senza problemi, sotto quei manganelli c’era tutto il mondo del lavoro, a cui stanno togliendo un pezzo alla volta, diritti e dignità, in nome di un “futuro”, di un “progresso”, di un “nuovo”, che si esprime però in questi atti già tristemente vissuti in periodi bui della nostra storia recente….”

Sciopero Hydrocontrol 31 ottobre
Sciopero Hydrocontrol 31 ottobre

Questa mattina all’Hydrocontrol è stata effettuata un’ora di sciopero in solidarietà ai lavoratori dell’Ast.

Comunicato Rsu Fiom Hydrocontrol:

Le manganellate ai lavoratori della Ast di Terni sono un gesto inqualificabile e intollerabile!
Sotto quei manganelli non c’erano solo gli ennesimi lavoratori disperati perché la loro azienda ha deciso che non servono più, che possono essere licenziati in massa senza problemi, non c’erano solo lavoratori pacifici, che pagano le tasse e ambiscono unicamente a poter svolgere il loro compito per mantenere dignitosamente la propria famiglia… sotto quei manganelli c’era tutto il mondo del lavoro, a cui stanno togliendo un pezzo alla volta, diritti e dignità, in nome di un “futuro”, di un “progresso”, di un “nuovo”, che si esprime però in questi atti già tristemente vissuti in periodi bui della nostra storia recente.
Dopo la proposta di una riforma del lavoro fatta solo di slogan senza contenuti, dopo gli attacchi gratuiti a diritti fondamentali dello Statuto dei Lavoratori, dopo la completa chiusura verso i sindacati e chi ogni giorno si spende in difesa dei lavoratori e dopo la totale mancanza di rispetto verso una piazza pacifica riempita da oltre un milione di persone, un gesto del genere, completamente ingiustificato, è vergognoso!
In primo luogo come lavoratori, e poi come RSU, esprimiamo il nostro massimo sdegno verso questa azione e ci uniamo alle parole di Maurizio Landini: “questo paese esiste perché c’è la gente che lavora, dovrebbero chiedere scusa alla gente! (…) In un paese di ladri, di gente che evade, di corruzione, se la vengono a prendere con gli unici onesti?”.