Salgono a 16.600 i lavoratori interessati da ammortizzatori sociali

A due mesi dall’inizio dell’emergenza Covid19 sono 995 gli accordi aziendali che le categorie della Cgil di Imola hanno sottoscritto utilizzando tutti gli ammortizzatori disponibili (Cigo, Fis, Cig in deroga e Fsba per dipendenti di aziende artigiane), attraverso gli strumenti previsti dal Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020.

Sono 980 le aziende interessate e 16.600 i lavoratori coinvolti, con un aumento di circa 2.100 lavoratori. Rispetto ad una settimana fa, sono leggermente aumentati il numero degli accordi nel settore meccanico, nel chimico-ceramico, cartografici e nelle agenzie interinale, mentre crescono notevolmente nel settore dei trasporti e del commercio, settori in cui sono all’incirca 2.000 i lavoratori in più interessati dagli ammortizzatori. Rimangono stabili il settore edile, la scuola privata mentre crescono i lavoratori della cooperazione sociale coinvolti.

All’interno di questi numeri troviamo anche le proroghe che diverse aziende hanno richiesto per prolungare gli ammortizzatori. Molte imprese hanno utilizzato gli ammortizzatori sociali, altre hanno richiesto la deroga al Prefetto e quindi hanno continuato a lavorare, altre ancora hanno sospeso i lavoratori senza attivare gli ammortizzatori, utilizzando strumenti contrattuali del lavoratore stesso, come ferie e permessi.

«Purtroppo ancora molti lavoratori non hanno ricevuto l’indennità economica dall’Inps e neanche l’anticipo dell’ammortizzatore sociale previsto nel Protocollo con le banche – afferma Mirella Collina, segretaria generale della Cgil di Imola -. In un momento così difficile ci sono lavoratori che non percepiscono reddito da due mesi. Riteniamo questi ritardi inaccettabili e rinnoviamo la richiesta alle istituzioni di farsi promotori verso le banche e l’Inps per accelerare queste procedure, così come l’invito a erogare il buono spesa alle persone in difficoltà, esaurendo tutto il fondo arrivato dal Ministero, e di attivare il bando per poter distribuire il contributo per l’affitto così come da noi richiesto nei vari tavoli. In questo momento è indispensabile erogare in modo veloce tutte le risorse disponibili, comunali, regionali e nazionali. E’ inoltre necessario avere a disposizione ulteriori settimane di ammortizzatori sociali, in quanto ci sono già diverse aziende del nostro territorio che non riprenderanno totalmente l’attività, ma hanno terminato le settimane a disposizione previste dal DL 18/2020. I tempi della ripartenza saranno lunghi e quindi dovremo avere un numero di settimane sufficienti per accompagnare la ripresa che dovrà essere necessariamente graduale e in totale sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori».